Attualità
Giovane Arrestato per Tortura e Ustioni su Tre Ragazzi a Minturno

Aggressione a Minturno: Giovane di 21 Anni Arrestato
Tre giovani sono stati vittime di una brutale aggressione da parte di due loro connazionali nel comune di Minturno, in provincia di Latina. Quando i giovani hanno rifiutato di consegnare il denaro richiesto dagli aggressori, sono stati colpiti e brutalmente ustionati con una lama incandescente.
Caccia al Complice in Fuga
Uno degli autori dell’aggressione, un ragazzo di 21 anni, è stato arrestato dalla polizia di Formia, mentre il secondo aggressore è ancora ricercato. Questo grave episodio è avvenuto all’interno di un casale a Minturno.
La Violenta Aggressione
Nel casale, dove vittime e aggressori convivevano, i giovani sono stati gravemente feriti e successivamente trasportati al pronto soccorso di Formia il 3 gennaio. La gravità delle ferite ha spinto i medici a contattare immediatamente la polizia, che ha avviato le indagini.
Racconto delle Vittime
Uno dei giovani aggrediti ha descritto l’orrore subito: gli aggressori li avevano costretti a consegnare i loro risparmi e, al rifiuto, li hanno attaccati con violenza. Le testimonianze delle vittime hanno permesso alla polizia di identificare gli autori dell’attacco.
Arresto per Estorsione e Lesioni Aggravate
Grazie alle informazioni raccolte, la polizia è riuscita ad arrestare uno dei colpevoli con l’accusa di estorsione e lesioni aggravate. Attualmente, il secondo autore dell’aggressione è ancora in fuga. Le tre vittime, nonostante le gravi ferite, sono ora sotto cura medica e stanno affrontando il recupero.
Le autorità continuano le ricerche per catturare il complice ancora a piede libero e portare entrambi i responsabili alla giustizia.
Attualità
Vannacci sul Leoncavallo: “Antagonisti e alternativi lo facciano non alle spese della società”

Era il 21 agosto quando il Leoncavallo è stato definitivamanente sgomberato dopo ben 133 rinvii. Una cosa mai vista per un normale cittadino, ma il caso del centro sociale più famoso d’Italia è stata soprattutto una cosa politica. protetta dalla sinistra con il consenso degli amici degli amici.
Sulla questione è intervenuto l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci,
“Il Leoncavallo andava sgomberato. Anzi mi stupisce che ci siano voluti 31 anni perché in uno Stato libero e democratico non può sopravvivere alcuno spazio di illegalità, alcuno spazio dove la sopraffazione e la prevaricazione dominano sullo Stato e sull’ordine costituito. Quindi non so se si possa chiamare cultura quella che è stata effettuata o creata all’interno del Leoncavallo”.
Queste le parole dell’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, nel corso del programma “Filorosso”, condotto da Manuela Moreno, in diretta su Rai 3, e che si è occupato del recente sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano.
“Certo che era uno spazio abusivamente occupato e visto che l’articolo 42 della Costituzione tutela la proprietà privata, andava sgomberato al più presto”, ha proseguito Vannacci, “Nessuno vuole togliere spazi alle persone che li cercano, ma i famosi antagonisti o alternativi lo facciano, ma non alle spese della società. Lo facciano a spese loro, si affittino un capannone, paghino le bollette, pagano i costi e facciano gli alternativi con i propri denari”.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
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