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Difficoltà nel rintracciare un oggetto: cause e motivazioni

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Difficoltà nel rintracciare un oggetto: cause e motivazioni

Sequestro di cocaina liquida a Pontinia

La guardia di finanza ha sequestrato 250 taniche contenenti cocaina liquida in un capannone nelle campagne di Pontinia, in provincia di Latina. La droga era probabilmente destinata alle piazze di spaccio di Roma, ed è il più grande sequestro di questo tipo avvenuto in Italia.

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Scoperta di un laboratorio di produzione

La Guardia di Finanza ha scoperto un laboratorio di produzione di cocaina liquida nascosto in un capannone nelle campagne di Pontinia. Gli uomini delle fiamme gialle hanno individuato il luogo dove la sostanza veniva diluita e confezionata durante controlli volti alla repressione dello spaccio di stupefacenti.

Dettagli sul sequestro

Nel capannone sono state trovate 250 taniche contenenti circa 100 litri di cocaina liquida, insieme a tutto il necessario per la raffinazione e l’estrazione della droga. Questo sequestro rappresenta il più grande caso del genere in Italia fino ad oggi.

Cocaina liquida: vantaggi per i trafficanti

La cocaina liquida è diluita in solventi per renderla più difficile da individuare grazie alla modifica delle proprietà radiologiche. Questo metodo è sempre più utilizzato dai cartelli per il trasporto su larga scala. Sebbene il processo di vendita al dettaglio sia più complicato, riduce il rischio di sequestri durante il trasporto.


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Indagini in corso

Il proprietario del terreno è stato denunciato dai militari, mentre le indagini continuano per identificare altre persone coinvolte nel traffico di cocaina e scoprire la destinazione finale della droga, che molto probabilmente era Roma.

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

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Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!

Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.

Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.

Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.

Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

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Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia

Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.

Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.

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