29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Casamonica arrestati, nuovi guai con la giustizia per la nota famiglia. I provvedimenti, per ordine della Procura di Latina, sono stati eseguiti questa mattina dalla Squadra Mobile del capoluogo pontino, coadiuvati dai colleghi romani e del Commissariato Romanina. Destinatari, a seguito dell’emissione da parte del Gip di Latina, rispettivamente un classe ’79 e due classe ’99. Il primo è stato tradotto in carcere, mentre per gli altri si sono visti disporre la reclusione presso il proprio domicilio. Tutti devono rispondere, a vario titolo, di estorsione, sia compiuta che tentata.

CASAMONICA ARRESTATI, LE INDAGINI

Il lavoro degli inquirenti a loro carico ha preso avvio dalla denuncia di due imprenditori, titolari di un ristorante in zona Lido di Latina. Stando al loro racconto, lo scorso 9 marzo, in serata, gli indagati cenarono nel loro locale. Al termine, sotto la minaccia della loro appartenenza ai Casamonica, provarono a farsi consegnare circa 700 euro in contanti. Rivolgendosi inoltre ad un socio del locale e ad alcuni camerieri, chiesero di portare loro altre bottiglie, in aggiunta a quelle che, insieme a piatti costosi, erano già stati loro serviti. Le vittime, seppur intimorite dalle richieste e dall’atteggiamento del gruppo, non cedettero, lasciando però in cambio che gli indagati andassero via senza saldare il conto, di circa 1600 euro.

CASAMONICA ARRESTATI, ALTRI EPISODI CONTESTATI

Gli indagati provarono poi a tenere la stessa condotta anche nella struttura ricettiva pertinente al ristorante. Anche in questo caso però trovarono resistenza da parte dell’addetto alla reception, che si rifiutò di versare loro il denaro della cassa. Altri episodi li avevano inoltre visti protagonisti già nel pomeriggio, in un bistrot nel centro storico di Latina. Qui, sempre servendosi della caratura criminale del sodalizio, avevano costretto il proprietario a dare loro i circa 160 euro che aveva in tasca. Si erano poi allontanati senza pagare 600 euro per il cibo e le bevande che avevano ricevuto.

CASAMONICA ARRESTATI, L’ATTEGGIAMENTO DEGLI INDAGATI

In particolare, il classe ’79 era quello con il fare più intimidatorio e violento: alle vittime raccontava infatti di essere uscito di prigione da appena 2 mesi, dopo esserci rimasto per ben 7 anni. Gli altri due malviventi gli facevano invece da spalla, approfittando anch’essi della cattiva fama del proprio cognome.

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