Attualità
Il monito del Papa nella notte di Natale: “Uomo avido e vorace, un paradosso che…”

Il monito del Papa nella notte di Natale: le parole del Pontefice contro l’ingordigia umana.
Il monito del Papa nella notte di Natale. “L’uomo è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un’insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere“. Le parole nell’omelia della Messa della Vigilia del Pontefice. Che ha poi indicato in Betlemme “la svolta per cambiare il corso della storia”. Andare dunque a Betlemme, andare incontro a Dio: questo l’invito del pontefice. “La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell’egoismo, non bisogna scivolare nei burroni della mondanità e del consumismo. Voglio arrivare a Betlemme, Signore, perché è lì che mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere, a mia volta, pane spezzato per il mondo“.
Con la messa, svolta tra imponenti misure di sicurezza, il Vaticano ha aperto le celebrazioni natalizie. Che culminerà quest’oggi con la tradizionale benedizione ‘Urbi et Orbi’, dove dovrebbero arrivare altri messaggi a favore della solidarietà e della pace, soprattutto in quelle aree ancora piagate da conflitti. E proprio in una di esse, l’Iraq, ha passato la notte santa il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin. Per lui in programma una messa a Baghdad e nei prossimi giorni la visita ad Erbil e nella Piana di Ninive, che sta vivendo il faticoso rientro dei cristiani cacciati dall’Isis. Una visita accolta con grande gioia dal Patriarcato caldeo, con l’augurio che possa essere il preludio ad una visita in Iraq di papa Francesco.
Papa che nel suo messaggio si è soffermato sulla necessità di condividere con chi è più in difficoltà: “Spezzo il mio pane con chi ne è privo?”, ha chiesto. Esortando poi a vivere in “attesa”, non nella pretesa, e a non aspettare Dio “sul divano”, come “chi si sente arrivato e non ha bisogno di nulla”. L’essenza del messaggio di Natale sta infatti proprio, e unicamente, nell’andare incontro a Dio e agli altri.
Nel pomeriggio il Pontefice aveva inoltre rivolto un saluto agli uomini e le donne dell’esercito italiano. Un videomessaggio rivolto soprattutto a coloro che sono in servizio, lontani da casa. In una giornata dedicata all’attenzione per l’altro: per la Chiesa italiana bisogna infatti approfittare dell’occasione della festività per mostrare solidarietà. Da Cremona a Matera, fino al messaggio dei Gesuiti, si invita a guardare a chi è nella necessità e non ai bagliori delle chiese. Perché oggi, come allora fu per Gesù, c’è chi è rifiutato, come coloro che sono “stipati nei barconi”, ha detto monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo.
Attualità
Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!
In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.
Le Prime Indagini
Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.Impatto sulla Comunità
La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.
Attualità
Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!
Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?
La Trappola Orchestrata
Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.Rivelazioni Sconvolgenti
Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.
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