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ROMA 36enne romano in manette. In casa nascondeva…

ROMA 36enne romano in manette. L’uomo è stato arrestato in seguito ad un controllo effettuato nel suo appartamento. In casa nascondeva una pistola e ben 120 kg di droga.
ROMA 36enne romano in manette. L’uomo nascondeva nel suo appartamento una pistola e 120 kg di droga fra hashish e marijuana. L’indagine lampo della Polizia ha portato gli agenti del Reparto Volanti, in collaborazione con quelli del commissariato Primavalle, a scoprire nascosti in una casa in via della Pineta Sacchetti 120 kg di droga fra hashish e marijuana. Inoltre un revolver marca Smith&Wesson calibro 38 special con 5 cartucce calibro 38 special e 3.500 euro in contanti. A insospettire gli investigatori nel corso di un controllo effettuato all’uomo fermato a bordo della sua vettura, il forte odore di hashish proveniente da diverse confezioni di juta vuote trovate nel bagagliaio. Come se gli involucri fossero stati appena svuotati in seguito a una consegna.
IL BLITZ
Scoperto che l’appartamento del padre era quello in cui l’uomo effettivamente abitava gli agenti hanno fatto scattare il blitz. La droga, confezionata in panetti e contenuta in buste di plastica, è stata trovata all’interno dell’armadio nel soggiorno. Poi, avvolto in alcuni indumenti del trentaseienne, i poliziotti hanno rinvenuto un revolver Smith & Wesson, calibro 38, con cinque cartucce camerate e un bossolo esploso su di un ripiano. L’ogiva del bossolo esploso è stata poi recuperata e repertata dagli agenti della polizia scientifica. Sequestrati al termine dell’operazione 113 kg di hashish, 7 di marijuana, un revolver, risultato essere provento furto e 3.500 euro in contanti. L’uomo è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Contestata anche la guida senza patente.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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