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Cronaca

Lazio – Roma: primi Daspo firmati Esposito

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Lazio – Roma: primi Daspo firmati Esposito

Derby capitolino, arrivano i primi Daspo firmati Esposito. Numerosi taglierini, mazze e martelli sono stati rinvenuti e sequestrati dalla polizia all’esterno dell’impianto sportivo in occasione della sfida tra Lazio e Roma. Materiale trovato in fase di bonifica pre-partita.

Inoltre durante le fasi di afflusso gli agenti della Digos hanno proceduto all’arresto per resistenza di un tifoso romanista resosi responsabile del lancio di un oggetto contundente verso le Forze dell’Ordine, schierate su lungotevere Maresciallo Diaz. Il tifoso, video ripreso dal personale della Polizia Scientifica, poi individuato nell’impianto sportivo grazie alle telecamere presenti identificato. Inoltre è stato sottoposto a Daspo per 4 anni. All’altezza di via degli Affari Esteri un agente di Polizia colpito alla testa da un sasso vagante ha riportato una lieve contusione. Sono in corso accertamenti per risalire all’identificazione degli autori.

Durante le operazioni di filtraggio nel settore ospiti di viale delle Olimpiadi per un supporter giallorosso trovato in possesso di un artifizio pirotecnico occultato all’interno dei pantaloni è scattato un Daspo di 1 anno. Poco prima del fischio d’inizio all’interno della curva sud c’è stata una lite tra supporter romanisti per problemi inerenti l’esposizione della coreografia. Appianato il disaccordo la situazione tornava brevemente alla normalità senza alcuna conseguenza. Poco dopo il fischio di inizio del secondo tempo un tifoso ha scavalcato la recinzione della tribuna Monte Mario e si è posizionato sul palchetto riservato agli sponsor nel settore Autorità. Nei confronti dell’uomo un Daspo della durata di 2 anni.

TIFOSI DALL’ESTERO

Qualche buona notizia dal Foro Italico. Nell’ambito dei servizi di vigilanza, ordine e sicurezza, predisposti preventivamente all’inizio dell’incontro, personale della Polizia di Stato in via Capo d’Africa ha proceduto all’identificazione e al controllo di 24 cittadini inglesi e 4 cittadini tedeschi, arrivati nella Capitale per assistere alla partita. I primi in qualità di supporter della Roma, muniti di regolare biglietto sono giunti scortati allo Stadio Olimpico. Gli altri, sostenitori della Lazio, anch’essi in possesso di valido biglietto, hanno raggiunto autonomamente lo stadio indirizzati attraverso i flussi della tifoseria biancoceleste.

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Cronaca

Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

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Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

Hai mai immaginato Roma senza caos nel traffico? Scopri il colpo di scena al Campidoglio che potrebbe cambiare tutto! #RomaTraffico #MobilitàSvelata

La Richiesta di Confronto al Campidoglio

A Roma, le strade centrali sono da sempre un labirinto di auto e turisti, ma ora c’è una mossa che sta accendendo la curiosità. I rappresentanti locali hanno presentato una richiesta ufficiale al Campidoglio per un tavolo di confronto, lasciando tutti a chiedersi: quali cambiamenti sono in arrivo?

Cosa Si Nasconde Dietro le Strade Centrali

Le modalità di accesso alle vie più iconiche della città potrebbero essere riviste in modo radicale. Immagina poter esplorare i tesori di Roma senza il solito ingorgo: un’idea che sta generando un’ondata di interesse e dibattiti. Quali proposte emergeranno da questo tavolo? Potrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione urbana.

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Cronaca

La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

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La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

FillerLabbra #MedicinaEsteticaScoperta L’incubo di una donna sfigurata da un trattamento illegale e low cost – ecco i rischi nascosti del mondo della bellezza!

La tentazione dei social e l’incontro con l’ignoto

Federica Funi, 34 anni di Roma, pensava di aver trovato l’offerta perfetta per rendere le sue labbra più affascinanti, ma il tentativo di risparmiare si è trasformato in un vero disastro. Ogni giorno, scorrendo i feed dei social, si imbatteva in post di dottoresse dell’Est Europa che promettevano risultati sorprendenti. Curiosa e attirata da prezzi apparentemente irresistibili, ha contattato una dottoressa bulgara via Instagram, usando il traduttore per superare la barriera linguistica. Ma quello che sembrava un appuntamento rapido si è rivelato un incubo: iniezioni eseguite in un appartamento affittato, senza verifiche o sterilizzazione adeguata.

I pericoli di procedure non regolamentate

Federica aveva già filler alle labbra, ma la dottoressa non ha esitato a iniettarne altro, ignorando ogni cautela. “Se fosse stata competente, mi avrebbe consigliato di sciogliere prima il vecchio filler”, racconta con rammarico. L’appuntamento, fissato con appuntamenti ogni 30 minuti, si è svolto in una casa di fronte al Colosseo, convertita temporaneamente in uno studio improvvisato. Strumenti non sterilizzati, comunicazioni a gesti e zero visite preliminarie: non c’era traccia di trasparenza o professionalità, alimentando subito i sospetti di Federica.

Le conseguenze devastanti e i segni permanenti

Il filler utilizzato, chiamato Sardenya e non autorizzato, non si è riassorbito come promesso, lasciando labbra deformate con bozzi, grinze e un buco al centro. “Sembravo un mostro”, confida Federica, che ha dovuto sottoporsi a interventi dolorosi come l’ialuronidasi e persino piccoli fori per rimuovere il prodotto. Il risultato? Labbra che ora appaiono come un palloncino sgonfio, con effetti psicologici che l’hanno costretta a isolarsi. Tutto per un costo leggermente più basso, che alla fine non è valso nemmeno la promessa di una tecnica “Russian Lips” esclusiva.

Il business sommerso e il silenzio delle vittime

In un mondo di filler low cost e dottoresse itineranti, Federica non è l’unica a cadere in questa trappola. Operazioni a domicilio, senza regolamentazioni, attirano chi cerca shortcut per la bellezza, ma i rischi sono altissimi. Nonostante il trauma, Federica non ha denunciato la dottoressa, complice l’anonimato e il lavoro “a nero”. “Prima ci vai senza pensarci, poi ti chiedi come hai potuto”, ammette, evidenziando un fenomeno che continua a crescere nell’ombra.

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