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Cronaca

CIAMPINO Violenta rapina in villa: paura per coppia di coniugi

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CIAMPINO Violenta rapina in villa: paura per coppia di coniugi

CIAMPINO Violenta rapina in villa: paura per coppia di coniugi.

CIAMPINO Violenta rapina in villa. Tre persone, a volto coperto e pistola in pugno, hanno fatto irruzione sequestrando una coppia di coniugi sessantenni. Che hanno vissuto attimi di terrore: i banditi hanno infatti puntato loro l’arma alla testa. L’episodio ha avuto luogo venerdì sera, poco dopo le 21, in una villetta di via del Fosso di Fioranello, fra il Divino Amore e l’aeroporto di Ciampino.

Meticoloso lo studio del piano da parte dei banditi. Che si sono presentati nell’abitazione al momento del rientro del marito. Quando l’uomo ha aperto il cancello elettronico per entrare con la macchina, i rapinatori sono entrati in azione. Volto coperto da passamontagna, sono stati rapidissimi: hanno minacciato l’uomo con le armi, obbligandolo a farli entrare in casa. Qui hanno terrorizzato anche la moglie. La coppia è stata fatta sedere su un divano puntandogli addosso la pistola. I ladri sono così riusciti a farsi dire dove era la cassaforte. Apertala, hanno trovato qualche migliaio di euro, un bottino esiguo che i criminali hanno però rimpinguato con i telefonini delle vittime. Dopo aver strappato il filo del telefono fisso, si sono infine dati alla fuga. Le grida della coppia hanno allertato i vicini, che hanno subito dato l’allarme alla polizia. Sul posto sono accorse alcune pattuglie delle Volanti e un’ambulanza, il cui personale si è sincerato che i coniugi stessero bene. La coppia, seppur sotto choc, ha ricostruito fedelmente l’accaduto.

«Non avrei mai pensato di finire vittima di una rapina nella mia casa – ha detto la donna agli investigatori –. Sono morta dalla paura quando ho visto quei tre con la pistola». La notizia ha fatto subito il giro della zona, destando in tutti grosso sconvolgimento. Sul posto è intervenuta anche una squadra dell scientifica, che ha setacciato il luogo alla ricerca delle impronte dei malviventi. Sui quali gli agenti starebbero indagando in maniera complessa già da diverso tempo. Passate al setaccio anche alcune telecamere che possono avere inquadrato i banditi.

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

#SvelatoIlMisteroDellUomoConDueIdentità Chi è davvero Rexal Ford, l’uomo al centro di un drammatico caso di omicidio a Roma? Preparati a scoprire segreti nascosti e colpi di scena inaspettati! 🕵️‍♂️

L’identità nascosta di Rexal Ford

Rexal Ford non è il suo vero nome: in realtà, si chiama Charles Francis Kaufmann. L’uomo ha adottato questa nuova identità dal 2019, con un passaporto autentico che lo collega a misteriosi eventi. Negli archivi anagrafici degli Stati Uniti, Ford è registrato come Kaufmann, ma questa doppia vita lo lega a un caso scioccante: la morte di una bambina a Villa Pamphilj a Roma e l’occultamento del corpo della madre. Cosa ha spinto quest’uomo a cambiare nome e a finire coinvolto in un enigma tanto oscuro?

Il mistero sulla coppia

Da giorni, le indiscrezioni si accumulano sulla vera identità della donna che accompagnava Ford, da lui definita “mia moglie”. Ma un amico ha rivelato che potrebbe trattarsi di una hacker sotto copertura. E se dietro questa facciata si celasse una rete di inganni? Ford si spacciava per un regista di successo e aveva addirittura cercato di accreditarsi per un film da tre milioni di euro presso una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio, il 46enne californiano si è presentato negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, presentandole come sua famiglia. Sarà il test del DNA a rivelare se era davvero il padre della piccola vittima – un dettaglio che potrebbe cambiare tutto!

La battaglia per l’estradizione

Ora, l’attenzione si sposta sulla Grecia, dove Ford è detenuto. Il Consiglio della Corte d’Appello di Larissa deciderà presto se estradarlo in Italia. Nonostante le autorità italiane lo vogliano per interrogarlo, l’uomo si è opposto alla consegna, alimentando ulteriori sospetti. Quali altri segreti emergeranno durante questa attesa? La vicenda resta avvolta nel mistero, con ogni nuovo dettaglio che promette rivelazioni esplosive.

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

#RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!

L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto

Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.

L’Incontro Inaspettato a Roma

Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.

La Svolta Drammatica e la Fuga

Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?

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