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Cronaca

ROMA VI Municipio: uffici chiusi per 40 giorni

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ROMA VI Municipio: uffici chiusi per 40 giorni

ROMA Quasi 300.000 romani, residenti nel VI Municipio, non potranno usufruire dei servizi dell’ufficio anagrafico di zona. Lo sportello, già ‘ingolfato’ per le lunghissime liste d’attesa, rimarrà chiuso per lavori di manutenzione.

Nel VI Municipio, territorio che si estende da Torre Spaccata a Tor Bella Monaca, dal primo agosto per quaranta giorni gli uffici anagrafici di via Duilio Cambellotti resteranno chiusi. Sul piede di guerra il comitato di quartiere di Torre Spaccata, già protagonista di una richiesta di ‘secessione’ dal Municipio. A fine maggio erano già state raccolte 1.300 firme. Ora, la notizia della chiusura degli uffici anagrafici ha scaldato ancora di più gli animi.

La denuncia del comitato di quartiere: «L’accesso sarà precluso ai cittadini. Per effettuare qualunque operazione ci si dovrà recarsi in un altro Municipio. Difficile spiegare perché non si sia individuata una alternativa prima di avviare i lavori, già assegnati». I residenti fanno presente che l’amministrazione aveva ipotizzato di destinare l’area dell’ex mercato coperto di Torre Spaccata a un ufficio distaccato dei servizi municipali. Poi non se ne fece nulla.

Ma il timore è anche un altro: «Un anno fa venne chiusa la sede distaccata di San Vittorino sempre per lavori di ristrutturazione ed è ancora chiusa». In linea d’aria sono quasi otto i chilometri da fare per raggiungere gli uffici anagrafici del Municipio IV (via Tiburtina 1163), sette per quelli del V (via di Torre Annunziata, 1), otto per quelli del VII ( via Tommaso Fortifiocca). C’è poi il problema liste d’attesa. Tutti i Municipi sono investiti dalle richieste di rinnovo di carte di identità dei mesi precedenti e molti appuntamenti erano stati presi per il mese di agosto.

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Cronaca

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#HaiMaiVistoUnOmaggioCosìControverso #AnniDiPiomboScandalo

L’Omaggio a Francesco Cecchin a Roma

In una piazza di Roma, un evento per ricordare Francesco Cecchin, il giovane vittima degli anni di piombo aggredito nel 1979, ha attirato attenzioni inaspettate. Quello che doveva essere un semplice tributo si è trasformato in un momento carico di tensioni, con partecipanti che hanno scandito il “presente” in modi che hanno suscitato curiosità e polemiche.

Gioventù Nazionale e l’Appuntamento Social

Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, ha organizzato un raduno sui social per le 18, proprio davanti al luogo dove Cecchin fu ritrovato. Ma mentre alcuni urlavano il “presente” in modo più contenuto, l’atmosfera si è scaldata con l’arrivo di ex militanti dell’estrema destra, pronti a rendere l’evento ancora più intrigante.

Saluti Romani e Atmosfera Carica

Immagina la scena: mentre la folla si riuniva, alcuni partecipanti hanno alzato il braccio in un saluto romano per “chiamare” il camerata Francesco Cecchin, mescolando ricordi del passato con gesti che continuano a far discutere. È un momento che fa sorgere domande: quanto è ancora vivo quel capitolo oscuro della storia italiana?

Le Misure di Sicurezza in Piazza

Per gestire l’afflusso di curiosi e manifestanti, la via è stata chiusa al traffico e presidiata dalle forze dell’ordine, trasformando una semplice piazza in un vero e proprio teatro di tensioni. Chissà cosa succederà la prossima volta?

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Cronaca

Tumore del colon retto, screening in stallo nel Lazio per mancanza di provette

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Tumore del colon retto, screening in stallo nel Lazio per mancanza di provette

#Hai mai immaginato che un semplice blocco possa mettere a rischio la salute di migliaia di persone? #SaluteInPericolo #FarmacieSottoAttacco

Il Blocco Inatteso delle Asl

Le Asl stanno intervenendo in modo drastico, bloccando l’accesso alle farmacie in diverse zone, e questo sta creando un vero e proprio caos. Immagina di dover fare un esame fondamentale per la tua salute, ma improvvisamente tutto si ferma: è esattamente ciò che stanno vivendo migliaia di individui, con appuntamenti che potrebbero saltare da un momento all’altro.

L’Esame a Rischio e le Conseguenze

Questo esame, essenziale per diagnosticare e trattare problemi seri, è ora in bilico a causa di questi blocchi improvvisi. Le persone si chiedono: cosa sta succedendo davvero dietro le quinte? L’urgenza della situazione sta generando preoccupazione e interrogativi, con potenziali ritardi che potrebbero peggiorare le condizioni di molti.

La Promessa di Azione Politica

In mezzo a questa incertezza, il politico D’Amato entra in scena con una dichiarazione forte: “Presenterò un’interrogazione”. Questa mossa potrebbe essere la chiave per svelare i motivi di questi blocchi e trovare una soluzione rapida, lasciando tutti con il fiato sospeso su cosa succederà dopo.

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