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TERME DI CARACALLA Guerra contro il mc drive: Slow Food attacca

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TERME DI CARACALLA Guerra contro il mc drive: Slow Food attacca

TERME DI CARACALLA Guerra contro il mc drive: i dettagli.

TERME DI CARACALLA Guerra contro il mc drive – Il comunicato stampa dell’associazione Slow Food: “Slow Food accoglie con sollievo e soddisfazione la notizia diffusa stamane dall’ANSA secondo la quale “il MIBAC è prontamente intervenuto per annullare, in autotutela, la procedura autorizzativa per la costruzione di un fast food all’interno dell’area archeologica delle Terme di Caracalla”. 

Ovviamente ci impegniamo a non abbassare la guardia (e invitiamo tutti i cittadini romani – e non solo – a farlo con noi), per evitare che un luogo storico, un patrimonio culturale che appartiene a tutta la collettività, sia sfregiato dalla presenza di un McDrive. Oltre trent’anni fa una analoga battaglia per evitare l’apertura di un locale con il marchio della M dorata in piazza di Spagna ha dato l’impulso alla nascita di Slow Food. In questi tre decenni si è capito che il vero patrimonio da promuovere e tutelare è quello della gastronomia regionale italiana e del cibo buono, pulito e giusto; mentre il fast food è il risultato di un sistema alimentare che devasta le risorse ambientali a livello globale e sta sul banco degli imputati per il diffondersi dell’epidemia di obesità a livello planetario. Siamo sicuri che trent’anni di Slow Food non sono passati invano.

FERMATE QUESTO SCEMPIO CULTURALE, CI PUO’ ESSERE UN’ALTERNATIVA AL MC DRIVE DI CARACALLA

L’Amministrazione di Roma Capitale fermi uno scempio che è prima di tutto culturale: la realizzazione di un Mc Drive a Caracalla. Sarebbe uno sfregio alla cultura italiana e mediterranea: la cultura del benessere, del vivere lentamente, del mangiare sano e con piacere, uno stile di vita di cui l’Italia è maestra nel mondo e di cui le antiche Terme romane sono una testimonianza parlante.


Non è pensabile accettare di accogliere in uno dei luoghi più incantevoli e preziosi del pianeta, patrimonio Unesco, la sintesi plastica di uno stile di vita e di gastronomia che confligge con la cultura della Capitale d’Italia e del Paese, e allontana da essa i suoi cittadini, soprattutto i più piccoli. Nel nuovo regolamento capitolino per il commercio per il centro della città è esclusa la possibilità di aprire fast food, proprio per non sfigurarne l’identità storica: perché ne’ il Municipio I ne’ l’amministrazione centrale  hanno vigilato sull’applicazione delle proprie stesse regole? Peraltro incentivando una mobilità insostenibile come quella dei mezzi privati, e permettendo la parziale cementificazione di uno spazio che era vivaio e giardino, e nonostante sia privato, non può sottrarsi, a nostro giudizio, anche eticamente al vincolo paesaggistico che protegge l’intera area.


Chiediamo ai diversi livelli dell’amministrazione capitolina di non trasformare questo episodio nell’ennesimo scontro inconcludente tra opposte tifoserie, ma di agire quel potere che esercitano anche a nostro nome per fermare questo che non è, come pure qualcuno sostiene, “come un qualsiasi altro ristorante”, ma, a prescindere da un legalismo senza visione, è l’ennesimo scempio dell’identità di Roma.


L’Amministrazione TUTTA si faccia promotrice e parte attiva di un Tavolo di lavoro per una proposta alternativa su quell’area aperto a cittadini, associazioni, realtà territoriali che si occupano di sostenibilità e qualità della vita. A Roma e nel Lazio ce ne sono tante e sono pronte a costruire insieme un progetto che sia degno della Città più bella del mondo e della cultura italiana.  Una progettualità che integri l’area dell’ex vivaio a quella delle Terme di Caracalla, offrendo ai turisti che visitano il complesso termale e ai cittadini un’esperienza olistica con approfondimenti culturali e multimediali sulla storia delle Terme, punti di ristoro di qualità in linea con la tradizione gastronomica romana, giardini e fontane, parchi e giochi per i bambini in linea con i più moderni e apprezzati modelli esistenti nelle città europee.


Si può fare, chi non lo vorrà si assumerà la responsabilità di spiegarlo e rispondere nel merito a cittadine, cittadini e alle nostre associazioni.

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Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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