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Fingevano di ritirare i rifiuti. La Raggi e Le Iene in cerca dei responsabili

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Fingevano di ritirare i rifiuti. La Raggi e Le Iene in cerca dei responsabili

Sui loro palmari segnavano di aver ritirato i rifiuti dei negozi e ristoranti. Un video de Le Iene li incastra e lo gira a Virginia Raggi

Ieri sera durante la trasmissione Le Iene, è andato in onda un servizio di Filippo Roma riguardante alcuni dipendenti Ama che facevano i firbetti. Infatti, da quanto si è appreso dal servizio, coloro che dovevano ritirare i rifiuti dei negosi e dei ristoranti, passavano il loro palmare registrando il ritiro, che però non avveniva. Le Iene hanno subito informato Virginia Raggi che, dal suo profilo facebook, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Andavano in giro per Roma per raccogliere i rifiuti di ristoranti, bar e negozi ma non ritiravano nulla. E per di più segnavano sui loro palmari di aver svolto il lavoro. È quanto emerso dal servizio mandato in onda ieri sera dalla trasmissione tv Le Iene a proposito di una presunta truffa sulla raccolta dei rifiuti delle cosiddette utenze non domestiche. Se quel che è stato rimarcato ieri sera dalle Iene venisse verificato dalla magistratura, si tratterebbe di una vera e propria truffa ai danni dei cittadini e dei proprietari dei locali. Ho avviato un’indagine del Nad (Nucleo ambiente e decoro), il gruppo della Polizia locale che si occupa proprio di queste vicende, e ho dato mandato agli uffici di Roma Capitale di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Già il giorno dopo l’incontro con l’inviato delle Iene Filippo Roma, avvenuto il 24 settembre scorso, gli uffici di Roma Capitale hanno chiesto alla redazione della trasmissione i video in questione in modo da poter procedere con i dovuti accertamenti del caso. Ieri, dopo la pubblicazione dei video in televisione, ho dato mandato per la presentazione dell’esposto alla magistratura. Ed ho chiesto ad Ama di avviare un indagine interna e sulle società private alle quali è delegato il servizio. Come sempre, vi terrò aggiornati. Ringrazio Le Iene per la segnalazione e tutti i cittadini che ci indicano anomalie e irregolarità“.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

#Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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