Cronaca
Weekend da zombie a Rainbow MagicLand

Per chi avesse perso l’occasione di vivere una giornata ‘spettrale’ a Rainbow MagicLand ogni weekend è Halloween.
Da non perdere le terrificanti ‘Halloween Horror Nightmare’, serate all’insegna delle tenebre e della paura. Durante i giorni 19, 26 e 31 ottobre, dopo il tramonto, il parco giochi Rainbow MagicLand sarà invaso da zombie che spaventeranno gli ospiti più audaci. Per gli ospiti 5 ‘percorsi della paura’ dedicati ai più coraggiosi (età consigliata 12 anni).
‘Zombie Attack’, un vero e proprio covo popolato da morti viventi. ‘La maledizione di Tutankhamon’ dove, nell’antico Egitto, gli avventori si troveranno tra mummie e inquietanti personaggi, giunti da un lontano passato. ‘Doomed Circus’, un diabolico labirinto infestato da malvagi clown che faranno di tutto pur di ostacolare la via d’uscita. ‘Vampire Dungeons’, rifugio delle orride creature del male, i Vampiri. L’imperdibile ‘Haunted Hotel’ (attrazione in genere a pagamento ma per Halloween compresa nel biglietto), lo spettrale albergo popolato da zombie.
Ma, ‘dolcetto o scherzetto’ è la festa più amata anche dai piccoli. Per questo tutti i fine settimana, a partire dal 12 ottobre, due ‘percorsi’ saranno dedicati a loro: ‘Il museo dell’orrore’, dove incontreranno personaggi che si riveleranno ‘mostri’ di simpatia, e ‘Trick or Treat’, la casa di tre sorelle streghe dove ci sarà da divertirsi aiutandole a realizzare i loro incantesimi.
Inoltre gli show di Welcome e Goodbye attendono gli ospiti per un saluto speciale in compagnia del mitico Gattobaleno. Infine, torna l’amatissima offerta ‘bimbo mascherato gratis’: ogni bambino che si presenterà alle casse indossando un travestimento completo a tema Halloween avrà diritto all’ingresso gratuito se di altezza inferiore a 1 metro e 40 centimetri ed accompagnato da un adulto pagante (per i dettagli www.magicland.it).
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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