Cronaca
ROMA TOR BELLA MONACA Allacci abusivi ad acqua e luce: raffica di denunce

ROMA TOR BELLA MONACA Allacci abusivi ad acqua e luce: raffica di denunce.
ROMA TOR BELLA MONACA Allacci abusivi ad acqua e luce. A scoprirli i Carabinieri della locale Stazione, in collaborazione con i tecnici ATER Roma, ACEA ATO 2 e ARETI S.P.A. Le forze dell’ordine sono state allertate da alcuni cittadini del quartiere, preoccupati per la presenza di numerosi allacci abusivi. Questi ultimi nel tempo avevano infatti anche provocato numerosi principi di incendio dei locali contatori, mettendo a serio rischio l’incolumità degli occupanti degli interi stabili. I Carabinieri hanno così svolto controlli negli stabili, posti ai civici 30 e 50 di via Santa Rita da Cascia.
Ed effettivamente hanno rinvenuto decine di allacci abusivi, sia alla rete elettrica che a quella idrica. Per questo motivo, i militari hanno denunciato a piede libero 16 persone con l’accusa di furto aggravato.
Di queste, in particolare 4 sono state sanzionate per furto di energia elettrica condominiale ai danni dell’ente ATER Roma, mentre altre 11 per furto di energia idrica ai danni della società ACEA ATO 2. Di questo secondo gruppo faceva parte una persona allacciata abusivamente anche alla rete elettrica condominiale ai danni dell’ente ATER Roma. Un’altra denuncia è infine arrivata per furto di energia elettrica ai danni della Società ARETI S.p.a.
Ulteriori violazioni della stessa natura sono state commesse dagli occupanti di altri 18 appartamenti degli stessi immobili ispezionati oggi e che devono però essere ancora identificati.
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Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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