Cronaca
Sassi dal cavalcavia Disavventura per gli attori Stefano Fresi e Alessandro Benvenuti

Sassi dal cavalcavia Disavventura per gli attori Stefano Fresi e Alessandro Benvenuti.
Sassi dal cavalcavia Disavventura per gli attori Stefano Fresi e Alessandro Benvenuti. Dopo un lungo periodo di silenzio, l’incubo è tornato a colpire. Mietendo due vittime eccellenti. Nessuna conseguenza grave, solo tanto spavento per i due nell’episodio, avvenuto la notte tra domenica e lunedì intorno a mezzanotte e mezza. I due si trovavano a bordo della loro auto lungo la A25, di ritorno a Roma dall’ultima tappa del loro Don Chisciotte. A un certo punto un sasso lanciato volutamente dal cavalcavia ha colpito la macchina, frantumandone il il parabrezza.
“Solo per un miracolo – racconta Fresi – sono riuscito a mantenere il controllo dell’auto, il sasso ha bucato il parabrezza e i vetri hanno investito Alessandro che era seduto al posto del passeggero e aveva la cintura allacciata, per fortuna non abbiamo riportato ferite ma lo spavento è stato davvero tanto. Il sasso lo ha preso sulla pancia, e lui è alto 190. Ci fosse stato un bambino accanto…“. Pericolo scampato dunque, ma l’ondata di questi gesti assurdi non accenna a placarsi. Più di 60, compiuti quasi sempre da minorenni, gli episodi registrati negli ultimi anni.
“Era passata da poco la mezzanotte, – prosegue Fresi – tornavamo da uno spettacolo teatrale, quindi anche un poco stanchi, quando Alessandro ha intravisto quelle che gli sono sembrate due sagome sopra al cavalcavia, poi il boato tremendo, un sasso ha mandato in mille pezzi il parabrezza“. Il sasso è piombato su Benvenuti, fortunatamente senza procurargli ferite. Fresi invece, nervi saldi, teneva l’auto sulla carreggiata e la conduceva fino ad una stazione di servizio, dove entrambi hanno dato l’allarme.
Intervenuti sul posto il personale di Strada dei parchi, la polizia stradale di Pratola Peligna e i carabinieri di Avezzano. “Tutto e bene quel che finisce bene, – continua Fresi – questi sono degli imbecilli pericolosi, non so se capiscono quante vite mettono a rischio. Comunque dopo i controlli della stradale che ha trovato più di un sasso sotto il cavalcavia, un paio di ore di attesa ci siamo rimessi in moto, a quel punto era calata la nebbia, e l’abbiamo presa a ridere…Ci siamo guardati: non era proprio serata, ci saremmo dovuti fermare invece di ripartire dopo lo spettacolo“.
“L’unica cosa che mi sento di dire – conclude Fresi – è che questi pazzi ci sono in giro, quindi se fate l’autostrada di notte, buttate sempre un occhio sui cavalcavia e se vedete movimenti strani, rallentate e chiamate subito la polizia. Se siete già in velocità, allora cercate di cambiare corsia. Poteva essere una tragedia, ma siamo stati molto molto fortunati“.
Cronaca
A Fiumicino, una barca a vela con cinque persone a bordo si incaglia vicino alla riva.

#IncredibileSoccorsoAlMare Quando un’esercitazione diventa una vera e propria avventura in alto mare? A Fiumicino, una giornata di sole e spiagge affollate si trasforma in un dramma improvviso che lascia tutti senza fiato! #EmergenzaSpiagge #AvventuraInMare
Da Esercitazione a Emergenza Reale
Immaginate una tranquilla esercitazione della Capitaneria di Porto, pronta per l’estate, che improvvisamente si trasforma in un intervento vero e proprio. Succede tutto in un baleno: una motovedetta Sar classe 800, impegnata in acque del litorale nord di Fiumicino, riceve un’allerta da non ignorare. Una barca a vela è in difficoltà, bloccata a pochi metri dalla riva, in un’insenatura nascosta vicino al vecchio faro. Non è una simulazione, è reale!
Il Soccorso Epico di una Famiglia in Pericolo
Cosa succede quando una famiglia di cinque persone si ritrova bloccata su una barca incagliata? I sommozzatori della Capitaneria entrano in azione, vigilando i fondali e liberando l’imbarcazione con precisione chirurgica. Dopo averla messa in sicurezza, la barca rientra finalmente in darsena, vicino al Circolo Velico di Fiumicino. Per fortuna, nessuno è rimasto ferito – ma chissà cosa avrebbe potuto succedere se non fossero intervenuti in tempo!
Consigli per Non Finire in Un’Incredibile Avventura
Con l’arrivo della stagione balneare, la Capitaneria di Porto avverte: “Attenzione, il mare può riservare sorprese!” Raccomandano la massima prudenza, mantenendo distanze sicure dalla costa e un approccio conservativo durante la navigazione. Intanto, sulle spiagge di Fregene, unità cinofile e squadre della Guardia Costiera simulano soccorsi a bagnanti, con tuffi adrenalinici dai gommoni. Ma per alcuni, come in questo caso, il pericolo è fin troppo reale… Che lezione impareremo da questa storia mozzafiato?
Cronaca
Armi modificate pronte per la vendita illecita: laboratorio clandestino scoperto ad Anzio

#ArmiClandestineRoma: Hai idea di cosa accade nelle officine segrete che armano i criminali della costa romana? Preparati a un racconto da brividi!
La Scoperta Shoccante
Immagina un’officina nascosta dove armi comuni vengono trasformate in pericolose macchine da guerra, pronte a finire nelle mani di pusher e bande criminali. È esattamente ciò che hanno sgominato gli agenti del commissariato di Anzio, scoprendo l’attività di un 62enne di Velletri, Gabriele Perrone. In quella che sembrava una semplice officina “fai da te”, gli investigatori hanno trovato pistole modificate, munizioni e altre armi da fuoco, tutte destinate al mercato nero con prezzi esorbitanti che potrebbero farti rabbrividire.
Gli Arresti Inseguimento
Non finisce qui: le indagini, partite da una sorveglianza intelligente sul territorio, hanno portato all’arresto di un 20enne romano, Gabriele Schinzari. Intercettato durante un inseguimento lungo la Nettunense, a bordo della sua auto, il giovane è stato trovato con involucri di crack, 550 euro in contanti e, tra i sedili, una pistola scacciacani con un colpo in canna – pronta per l’azione e capace di trasformare una serata qualunque in un incubo.
L’Arsenale Nascosto
Le perquisizioni nelle abitazioni hanno svelato segreti che sembrano usciti da un thriller: in quella di Schinzari, un arsenale occulto tra lenzuola e vestiti, inclusa una pistola modificata e silenziata con proiettili nascosti in un maglione. Negli altri ambienti, oltre 300 dosi di cocaina e marijuana già pronte per lo spaccio, più un libro artigianale – il “dizionario dello spaccio” – che nascondeva 5.000 euro tra le pagine. Potresti non credere a cosa si cela dietro una porta apparentemente innocua.
La Rete dei Trafficanti
L’operazione ha raggiunto il culmine con l’arresto di un 26enne romano, Cristian Maggi, colto di sorpresa nel suo appartamento. Qui, gli agenti hanno rinvenuto agende contabili piene di nomi di clienti e soci, tra cui quello di Schinzari, confermando i legami tra i sospettati. Sequestrati anche 200 grammi di hashish e cocaina, oltre a 3.000 euro in contanti – un vero e proprio catalogo di un impero sotterraneo che potrebbe coinvolgere molto più di quanto pensi.
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