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La Raggi replica a Salvini: “La Lega ha aperto i campi rom”

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La Raggi replica a Salvini: “La Lega ha aperto i campi rom”

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha replicato agli insulti del leader della Lega Matteo Salvini

La replica della sindaca Raggi a Salvini: “Esistono due modi per rispondere agli insulti. Insultare a propria volta o entrare nel merito delle cose. L’altro ieri il senatore Matteo Salvini mi ha definito “scema” e “poverina”. Credo che si commenti da solo. La cosa che mi ha dato più fastidio è stata però la falsità di alcune sue affermazioni su Roma. Partiamo da un dato certo: la Lega Nord, il suo partito, nel 2008 con l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni stanziava 30 milioni di euro per aprire e consolidare i campi rom. Quegli stessi campi che ora, a parole, afferma di voler asfaltare con una ruspa. Quegli stessi campi che noi in modo concreto stiamo finalmente chiudendo nel rispetto dei diritti di chi è debole e con il pugno duro nei confronti di chi non rispetta la legge. Sì, avete capito bene: la Lega Nord dichiarava l’emergenza Rom e investiva ben 30 milioni delle nostre tasse (soldi “italiani” come direbbe Salvini) per creare i campi rom. Che cosa è successo da allora? Che nel 2011 il Consiglio di Stato dichiarava illegittima l’emergenza Nomadi e nel 2013 la Cassazione confermava quella sentenza. Nel frattempo, però, i campi sono diventati stabili e difficili da superare tanto che solo a Roma sono costati ogni anno circa 25 milioni di euro (sì, sempre delle nostre tasse), per mantenere lo status quo, ossia il sistema criminale dei campi stessi senza risolvere nessun problema ma, semmai, accrescendoli. Sempre Salvini, il segretario di quella Lega Nord (che oggi prova maldestramente a camuffare cambiando nome), ignora che a Roma abbiamo approvato il piano di superamento dei campi rom e in questi anni abbiamo già chiuso alcuni campi e insediamenti, come quelli di camping River, Foro Italico e Schiavonetti, e stiamo superando altri campi attraverso un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che vogliono sottoscrivere un patto con Roma Capitale con il quale si impegnano a mandare i bambini a scuola a fare dei corsi professionali e a entrare nel mondo del lavoro, esattamente come fa ciascuno di noi cercando di lavorare e pagare le tasse. Pugno duro, invece, con i criminali. I risultati del piano di superamento dei campi rom sono concreti e consistenti. A La Barbuta, quando iniziammo il percorso nel febbraio 2018, erano presenti 656 persone, mentre ora ce ne sono 191; quindi risultano fuoriuscite dal campo 465 persone. Presso Monachina allo stato attuale risultano presenti 56 persone, mentre quando iniziammo il percorso a ottobre 2018 ve ne erano 110; sono quindi fuoriuscite 54 persone. Agli annunci e alla propaganda di Salvini, noi rispondiamo con i fatti: svuotiamo progressivamente i campi, fino a chiuderli. È un lavoro duro, silenzioso, accompagnato peraltro da insulti proprio da parte di chi quell’emergenza l’ha creata e oggi fa finta di dimenticarla. Insulti anche da chi quell’emergenza non l’ha superata stabilizzando i costi di quei campi e tutto il sistema che vi ruotava intorno. La verità è che politicamente i campi rom fanno comodo a tanti. Non è un caso che si tratti dello stesso settore al centro delle inchieste legate a Mafia Capitale. Noi, con uno sforzo titanico, stiamo portando avanti questo difficile percorso di legalità e integrazione. È la nostra terza via. Noi andiamo avanti. A chi non può riconoscere la verità dei fatti, restano solo gli insulti”.

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Roma e dintorni

Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

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Roma bloccata da Pride e Duran Duran, ecco le strade chiuse nel weekend nero

Weekend nero per il traffico a Roma dove da oggi, sabato 14 giugno, si concentrano tre eventi in contemporanea con un impatto inevitabile sulla viabilità cittadina con strade chiuse e deviazioni.

Le zone interessate oggi

Per il Giubileo dello Sport che si celebra in questo fine settimana, dalle 18 alle 19.30 di oggi è in programma la sfilata dei partecipanti verso San Pietro che passerà su via del Corso, via Tomacelli, ponte Cavour, piazza dei Tribunali, piazza Pia e via della Conciliazione. Possibili rallentamenti o deviazioni per le linee dei bus.

Anche in occasione del Roma Pride di oggi pomeriggio verranno deviate le linee di bus. Il corteo sfilerà, dalle 14 alle 20, tra piazza della Repubblica e viale delle Terme di Caracalla percorrendo viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena.

Blocchi e deviazioni domani

Invece, domenica e lunedì, dalle 21, al Circo Massimo è in programma il concerto dei Duran Duran. Dalle 16 di domenica verrà chiusa via dei Cerchi. Dalle 18, sia domenica che lunedì, le limitazioni alla circolazione saranno estese a via del Circo Massimo (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da Porta Capena a via della Greca), via della Greca (direzione via di Santa Maria in Cosmedin), via dell’Ara Massima di Ercole. Dalle 21, domenica e lunedì, ulteriori chiusure scatteranno in via del Circo Massimo (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), piazzale Ugo La Malfa (direzione e verso da via della Greca a Porta Capena), via della Greca (direzione via del Circo Massimo). Deviate le linee di bus.

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