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«Portaci quei soldi, servono a Corleone»

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«Portaci quei soldi, servono a Corleone»

Tony Colombo e Tina Rispoli: una telefonata dal carcere per chiedere i soldi a Corleone

L’ex vedova nera della camorra, Tina Rispoli, ha fatto una telefonata dal carcere a Tony Colombo per chiedere che le venissero restituiti i soldi che gli aveva prestato. In totale, sembra che la donna abbia dato al cantante neomelodico ben 500mila euro. Ma c’è qualcosa di losco dietro a questa somma di denaro. Si sospetta che i soldi siano il frutto di attività illecite legate alla camorra e al narcotraffico.

Non solo denaro, ma anche affari illegali. Nel 2015, Vincenzo Di Lauro, membro del clan camorristico, si associa a Tony e Tina. Insieme si dedicano al contrabbando di sigarette, affittando un capannone per stoccare il tabacco da vendere in Europa. Tuttavia, l’operazione viene scoperta dalla Finanza e il capannone viene sequestrato. Non solo, Di Lauro diventa anche socio occulto nel marchio Corleone e nel drink “9 millimetri”, oltre a gestire supermercati legati ai brand Corleone.

Ci sono anche richieste di denaro da parte di Tony a Di Lauro, che sembra essere interessato a sfruttare il successo del cantante a livello mediatico. Inoltre, si sospetta che i due abbiano anche cercato di riciclare denaro attraverso i brand Corleone.

Una partnership tra la camorra e Tony che va avanti da tempo e che coinvolge anche altre attività criminali, come gli spari contro i vetri della casa discografica del cantante.

La storia di Tony Colombo e Tina Rispoli esplode mediaticamente con il loro matrimonio in piazza Plebiscito, che li porta al centro delle discussioni popolari. Durante una di queste occasioni, Tony si è scagliato contro il parlamentare dei Verdi, Francesco Borrelli, che aveva criticato le nozze trash in piazza Plebiscito.

Ora, Tony Colombo si trova in carcere per associazione di tipo camorristico. Sarà un momento di riflessione per lui, per capire la differenza tra chi si occupa di attività lecite e chi si sporca le mani con soldi sporchi provenienti dalla criminalità.

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie

Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.

L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.

La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.

Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.

Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban

C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.

Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.

“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.

La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.

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