Cronaca
Tarquinia: 15enne brutalmente azzannata da un cane di grossa taglia

A Tarquinia, provincia di Viterbo, un grave incidente ha scosso la comunità locale quando una ragazza di 15 anni è stata brutalmente morsa da un “cane da presa” nel cortile condominiale.
Tarquinia: Ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Gemelli di Roma, l’incidente solleva interrogativi sulla gestione dei cani ritenuti “pericolosi”.
L’Organizzazione Internazionale Protezione degli Animali (Oipa) sottolinea la necessità di regolamentare la detenzione di cani di certe tipologie, spesso scelti senza adeguata capacità di gestione, per affrontare situazioni come questa.
L’identificazione dei cani pericolosi non è basata su un elenco di razze, dopo che un’ordinanza del Ministero della Salute nel 2006 abolì la lista delle razze considerate pericolose, evidenziando incertezze e discriminazioni.
L’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell‘Ufficio legale dell’Oipa, spiega che la valutazione della pericolosità di un cane avviene tramite specifici eventi, come morsi o aggressioni. I proprietari di cani segnalati devono partecipare a corsi formativi organizzati dal Comune e sostenere le spese relative.
In caso di aggressione tra cani, i proprietari devono assicurare l’assistenza veterinaria e seguire le procedure previste. Se il cane viene aggredito da un altro, si consiglia di raccogliere i dati del proprietario dell’animale aggressore, richiedendo l’intervento delle autorità e testimoni presenti.
Il reato di lesione colposa scatta se una persona viene ferita, portando a denunce e risarcimenti. In caso di lotta tra animali, essi vengono tenuti sotto osservazione per prevenire rischi di patologie come la rabbia.
Cronaca
Dal sbarco a Lampedusa al viaggio verso la Capitale: le precauzioni inaspettate per gli autisti dei pullman

MeningiteSconvolgente: Un bimbo di 4 anni dal Camerun arriva in Italia e scatena un caso misterioso che ha allarmato le autorità! #EmergenzaSalute #Migranti
Un piccolo migrante di appena 4 anni, proveniente dal Camerun, ha catturato l’attenzione delle autorità sanitarie italiane dopo essere sbarcato a Lampedusa e trasferito prima a Catania, poi all’inizio del mese a Roma. I test hanno rivelato che è affetto da meningite da meningococco, una malattia che ha fatto scattare indagini approfondite e lasciato tutti a chiedersi come sia successo. Le Asp di Roma, Catania e Agrigento sono già al lavoro per ricostruire ogni spostamento del bambino, alimentando la curiosità su possibili rischi nascosti.
Gli Sviluppi Inaspettati
Non è ancora chiaro dove e quando il bimbo abbia contratto la meningite, ma le misure di precauzione sono scattate in fretta per evitare sorprese. In particolare, gli autisti dei pullman utilizzati per i trasferimenti del bambino e della sua famiglia sono stati contattati e dovranno sottoporsi a profilassi immediata. Intanto, per gli altri migranti che hanno viaggiato con lui, non c’è motivo di panico: sono stati tutti controllati e nessuno ha mostrato segni della malattia, anche se la storia continua a tenere tutti con il fiato sospeso.
Cronaca
Tragedia alla stazione Stella Polare: uomo di 57 anni deceduto mentre aspettava il treno

TragediaSconvolgenteNellaStazione: Un uomo crolla all’improvviso mentre aspetta il treno, scopri i dettagli di questa morte misteriosa!
Il dramma inaspettato alla stazione
In una mattina apparentemente tranquilla, un uomo di 57 anni si è accasciato al suolo senza preavviso, proprio mentre chiacchierava al telefono in mezzo a decine di passeggeri. Immaginalo lì, in fila per il treno verso Roma, quando una fitta lancinante lo ha colto di sorpresa, trasformando un momento ordinario in un evento che ha lasciato tutti a chiedersi: cosa è successo davvero?
La scena caotica e i primi soccorsi
La tragedia si è verificata alle 10 del 16 giugno nella stazione di Stella Polare, sulla linea ferroviaria Metromare Roma-Lido. Le prime ricostruzioni suggeriscono un arresto cardiocircolatorio, ma l’improvvisità dell’episodio ha suscitato un’onda di shock e curiosità tra i presenti. I paramedici del 118, arrivati dall’ospedale Grassi a soli 500 metri di distanza, insieme ad altri passeggeri, hanno tentato disperatamente di rianimarlo, ma ogni sforzo è risultato vano.
Le ore di attesa e l’intervento della polizia
Mentre il treno continuava le sue corse come se nulla fosse, il corpo dell’uomo è rimasto al centro della banchina per oltre tre ore, coperto da un telo per rispetto. Agenti del X distretto hanno presidiato la scena, avvertendo i viaggiatori e scoraggiando i curiosi dal scattare foto. Solo intorno alle 13:30, la polizia mortuaria è intervenuta per rimuovere il corpo, lasciando ancora più interrogativi su questa vicenda così drammatica e inspiegabile.
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