Attualità
Ama annulla le multe per la Tari a Roma a causa di ritardi nell’invio dei bollettini

Ama si scusa per il ritardo nella consegna dei bollettini
I cittadini di Roma hanno ricevuto una buona notizia dall’azienda municipalizzata Ama, che ha deciso di annullare le multe per il pagamento tardivo della Tari. Questo provvedimento è stato attuato in risposta ai problemi causati dall’invio tardivo dei bollettini per il pagamento dell’imposta.
Dettagli della vicenda
Il quotidiano Il Messaggero ha riportato che molti romani stanno ricevendo in questi giorni sanzioni per aver saldato in ritardo il bollettino della Tari. Tuttavia, Ama ha chiarito che annullerà queste multe se il ritardo è attribuibile alla consegna tardiva dei bollettini. Alcuni residenti non hanno ancora ricevuto la comunicazione con l’importo della rata con scadenza a novembre 2023.
Riqualificazione della banca dati Tari
Ama ha giustificato i ritardi come effetti collaterali di un processo di riqualificazione della banca dati Tari. L’azienda ha riscontrato dei ritardi fisiologici nell’acquisizione dei dati relativi al primo semestre del 2022. Tra i risultati, circa 13.000 sanzioni sono state emesse erroneamente per tardivo pagamento e sono ora sotto revisione.
Un caso particolare mette in evidenza il problema
Un esempio eclatante è quello di un istituto di suore situato nel quartiere Gianicolense. L’istituto ha ricevuto una multa superiore ai mille euro a causa del ritardo nell’invio del bollettino, la cui scadenza era fissata per il 9 febbraio 2024. Questa situazione ha contribuito a richiamare l’attenzione sui disagi generati dai ritardi.
Per ulteriori approfondimenti, visita la [fonte](https://www.fanpage.it/roma/i-bollettini-per-la-tari-arrivano-in-ritardo-a-roma-ama-si-scusa-e-annulla-le-multe/).
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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