Bambino Gesù, scontro tra dipendenti e amministrazione dell’ospedale: il motivo

Protesta dei dipendenti dell’ospedale Bambino Gesù contro i salari a ribasso

I dipendenti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno espresso il loro dissenso riguardo ai tabellari stipendiali proposti dall’amministrazione.

Secondo i lavoratori, tali proposte presentano salari al ribasso e non rispecchiano la giusta retribuzione che meritano. L’iniziativa, guidata principalmente dalla Cisl, ha trovato opposizione da parte di Cgil e Uil, che hanno sottoscritto l’intesa.

La protesta coinvolge diverse figure professionali, tra cui infermieri, operatori socio sanitari, ausiliari, tecnici e amministrativi. La Cisl ha evidenziato che tali dipendenti rappresentano l’eccellenza sanitaria nazionale e hanno continuato a fornire un alto livello di assistenza nonostante le sfide della pandemia. Nonostante ciò, si sono visti proposti aumenti salariali inferiori non solo al contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 per la sanità pubblica, ma addirittura al contratto collettivo nazionale di lavoro per la sanità privata Aris-Aiop, in riferimento al rinnovo 2016-2018.

Il sindacato Cisl si è particolarmente opposto a questa intesa, evidenziando che l’ospedale Bambino Gesù è equiparato a una struttura pubblica e riceve finanziamenti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la fornitura dei suoi servizi. Pertanto, secondo la legge 187/95, è obbligatorio riconoscere al personale gli stessi tabellari stipendiali previsti per il contratto della sanità pubblica. Inoltre, la federazione cislina si aspetta che le istituzioni eroganti i finanziamenti garantiscono che l’ospedale rispetti la dignità dei dipendenti e riconosca loro aumenti salariali in linea con quelli accordati ai colleghi.

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