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Case of Young Woman Convicted for Throwing Dog from Parking Garage

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Case of Young Woman Convicted for Throwing Dog from Parking Garage

A Shocking Incident in Australia

In Australia, a 26-year-old woman has been convicted and sentenced to 12 months in prison for throwing her dog from the top of a multi-story parking garage. Along with the prison sentence, she faces a 10-year ban on animal ownership. The disturbing act came to light through video evidence that played a crucial role in her conviction.

Misleading Appearances

Initially, passersby who discovered the severely injured dog between parked cars believed it had been hit by a vehicle. They promptly took the animal to a veterinary clinic. However, investigations revealed that the owner herself had thrown the Maltese Shih Tzu from the parking garage after an argument with her boyfriend. The incident took place in Perth, and the woman left the scene afterward.

Veterinary Reveal and Social Media Confession

Veterinary staff identified the owner through the dog’s microchip and contacted her. She feigned ignorance and even agreed to the dog’s euthanasia due to its critical injuries. Subsequently, she admitted her actions on Facebook, although she later claimed her account had been hacked. This confession was reported, initiating an investigation that uncovered video footage of the incident.

Legal Repercussions

Upon review of the evidence, including the incriminating video, the 26-year-old was sentenced to 12 months in prison—10 months for animal cruelty and an additional 2 months for related offenses. The court has also prohibited her from owning any animals for the next decade.

Statements from Authorities

Inspector Kylie Green, who led the investigation, described the case as one of the most distressing she had ever encountered. “It was an act of extreme cruelty and callousness,” Green stated, emphasizing the emotional toll of the case.

Impact and Awareness

This case highlights the severity of animal cruelty laws in Australia and serves as a reminder of the importance of treating all animals with compassion. The outcome also underscores the role of social media and video evidence in modern justice.

For further details, read the [source article](https://www.fanpage.it/esteri/il-suo-cane-e-stato-investito-ma-lo-aveva-gettato-lei-dal-parcheggio-26enne-incastrata-dai-video/).

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

CausaMiliardariaRoma #RicorsoAtac Scopri la battaglia legale che sta scuotendo il mondo dei trasporti italiani, con un ex dirigente che chiede un risarcimento da capogiro!

In un colpo di scena che sta attirando l’attenzione di tutti gli appassionati di economia e trasporti, l’ex direttore generale di Atac, Rettighieri, ha presentato un ricorso contro Cotral, l’azienda di trasporti regionale. Si tratta di una mossa audace che potrebbe rivelare retroscena sorprendenti sul settore pubblico italiano, lasciando molti a chiedersi quali segreti emergeranno dalle aule di tribunale.

I dettagli del contendere

Al centro della disputa ci sono accuse che puntano dritto al cuore delle operazioni di Cotral, con Rettighieri che reclama un risarcimento di ben 200mila euro. Fonti vicine al caso parlano di presunte irregolarità e conflitti interni, alimentando la curiosità su come si evolverà questa storia.

Le possibili ripercussioni

Questa causa potrebbe aprire un vaso di Pandora per il settore dei trasporti, influenzando non solo Atac e Cotral, ma anche l’intero panorama italiano. Esperti si interrogano su cosa significherà per i pendolari e le aziende coinvolte, in una vicenda che promette sviluppi inaspettati.

Man mano che il caso procede, gli occhi di Roma e del Paese intero sono puntati su questa intrigante battaglia legale, pronta a riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.

Fonte Verificata

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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