Attualità
Il Messaggio di Papa Francesco: La Contraddizione tra Vendita di Armi e Ricerca della Pace

Le parole di Papa Francesco nel messaggio di Natale
Nel suo tradizionale messaggio natalizio ‘Urbi et Orbi’, Papa Francesco ha affrontato tematiche di grande rilevanza globale come la guerra e la proliferazione delle armi. Il Pontefice ha sottolineato che dire sì al Principe della pace equivale a rifiutare la guerra e tutto ciò che essa comporta. Secondo il Papa, per sconfiggere la guerra, è necessario opporsi alla produzione e alla vendita di armi, poiché l’uomo, con un cuore instabile e ferito, è destinato prima o poi a utilizzare questi strumenti di morte.
L’inevitabile connessione tra armi e conflitti
Papa Francesco ha espresso in maniera chiara la sua perplessità su come si possa parlare di pace quando la produzione, la vendita e il commercio delle armi continuano ad aumentare. Questa contraddizione mina qualsiasi discorso sulla pace, rendendo evidente l’incoerenza tra le parole e i fatti concreti nel panorama globale.
La situazione critica in Medio Oriente
Il Pontefice ha poi rivolto la sua attenzione alla situazione di conflitto nel Medio Oriente, esprimendo speranza per un futuro di pace in Israele e Palestina. Ha mostrato solidarietà con i cristiani di Gaza e ha invocato un cessate il fuoco immediato, esprimendo profondo dolore per le vittime degli attacchi e chiedendo la liberazione degli ostaggi. Inoltre, ha sollecitato la cessazione delle operazioni militari per prevenire ulteriori vittime civili e ha fatto appello per l’apertura dei corridoi per gli aiuti umanitari.
Un appello finale alla comunità internazionale
Concludendo il suo messaggio, Papa Francesco ha rinnovato il suo invito a non alimentare la violenza e l’odio. Ha esortato a cercare una soluzione duratura alla questione palestinese attraverso un dialogo sincero e perseverante, supportato dalla comunità internazionale. Questo, secondo il Papa, è l’unico modo per costruire una pace vera e duratura.
Per leggere ulteriori dettagli sul messaggio di Papa Francesco, è possibile visitare la [fonte originale](https://www.fanpage.it/attualita/papa-francesco-come-si-puo-parlare-di-pace-se-si-vendono-sempre-piu-armi/).
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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