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Incendio a Ostia: venti persone soccorse, due in ospedale

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Incendio ad Ostia: venti soccorse, due in ospedale
Un incendio si è sviluppato tra le baracche di via degli Aliscafi all’Idroscalo di Ostia, nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 gennaio. Le fiamme hanno distrutto diverse costruzioni, costringendo i soccorritori a intervenire per assistere venti persone, due delle quali sono state ricoverate.

Cause dell’incendio ancora da chiarire

Le autorità non hanno ancora determinato con certezza le cause dell’incendio. Tuttavia, si ipotizza che una fiamma lasciata accesa per riscaldarsi potrebbe aver dato origine al rogo. Le indagini sono in corso per stabilire le circostanze esatte dell’incidente.

Intervento dei Vigili del Fuoco

Due autobotti e tre mezzi auto pompa serbatoio dei Vigili del Fuoco sono stati impiegati per domare le fiamme e soccorrere le persone coinvolte. Nonostante l’intenso lavoro dei pompieri, due persone sono state trasportate all’ospedale G.B. Grassi con codici giallo e verde, segnalando che non sono in condizioni critiche. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco hanno lavorato per raffreddare i materiali delle baracche il più rapidamente possibile.

Presenza delle Forze dell’Ordine

Sul luogo dell’incendio erano presenti anche agenti della polizia locale di Roma Capitale e della Polizia di Stato, impegnati nei necessari accertamenti. La loro presenza è stata fondamentale per garantire la sicurezza e supportare i vigili del fuoco nelle operazioni di soccorso.

Precedenti Incidenti

Questo episodio segue di un mese l’incendio all’ospedale di Tivoli, creando un nuovo scenario di emergenza per il litorale romano. L’incidente a Ostia ha sottolineato ancora una volta l’importanza della prontezza di intervento del primo soccorso e delle autorità locali.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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