Attualità
Patrizia Moretti, madre di Aldrovandi, a Fedez: “Dobbiamo insegnare a temere la polizia”

Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, è stata recentemente ospite del podcast “Muschio Selvaggio” condotto da Fedez. Federico, figlio di Patrizia, è morto nel 1995 durante un controllo di polizia. Il 25 settembre di quell’anno, il 18enne di Ferrara perdeva la vita ed in seguito, il 6 luglio 2009, quattro poliziotti furono condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio colposo con “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi e della violenza”. La mamma del ragazzo tuttavia continua a cercare risposte rispetto a quel tragico evento.
Nel podcast, Moretti ha condiviso il suo dolore e la sua frustrazione per la mancanza di giustizia e per il rimprovero di non aver messo in guardia Federico. Ha affermato, “di non averlo avvertito, perché non gli abbiamo mai insegnato a temere la polizia, che invece bisognerebbe…”.
Durante il dialogo con Fedez, Patrizia Moretti ha espresso un emotivo sfogo: “So bene chi ha insabbiato, chi ha mancato al suo dovere, chi ha mentito. Ma non considero quelle persone come ‘le istituzioni’. Nemmeno coloro che hanno ucciso Federico sono le istituzioni. Sono individui che, nel caso specifico, sono responsabili di un omicidio, che in altri casi hanno mancato ai loro doveri e specialmente alla loro umanità. Mi riferisco a individui disonesti in posizioni di potere”.
La madre di Federico spera che la sua battaglia riesca ad avere un impatto, che possa portare ad un salvataggio o facilitare un processo. “Mi auguro – continua – che le cose, in futuro, possano andare meglio. Purtroppo, quello che ho visto è che in molti altri casi simili, questi non sono quasi mai giunti all’attenzione dei media, in realtà hanno solo oliato il sistema”.
Infine, Patrizia Moretti riferisce che il sistema ora opera più furtivamente, coprendosi meglio. “Penso alla vicenda di Riccardo Magherini, che è stato ucciso a Firenze alcuni anni fa – aggiunge – anche lui è stato vittima di un pestaggio e ha perso la vita”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Gennaio 2024, 15:22
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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!
In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.
Le Prime Indagini
Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.Impatto sulla Comunità
La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.
Attualità
Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!
Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?
La Trappola Orchestrata
Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.Rivelazioni Sconvolgenti
Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.
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