Legge
Pignoramento della pensione, Ecco i nuovi limiti. La legge 142/2022 cambia tutto

Cambia il limite per il pignoramento della pensione. La nuova legge introduce un’importante novità per i tanti cittadini italiani che percepiscono la pensione.
Infatti come riporta la Gazzetta Ufficiale, con la legge 142/2022, di conversione del decreto Aiuti bis, il limite per la non pignorabilità delle pensioni viene elevato da 750 a 1.000 euro.
L’articolo di riferimento é infatti chiaro nello stabilire che “Le somme dovute a titolo di pensione, di indennità con funzione di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro”.
La legge del 21 settembre 2022, numero 142, convertita in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, recante misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali è diventata legge il 22 settembre del 2022.
Tanti i cittadini italiani che ancora non sanno di questa importante novità riguardante le pensioni. Dopo l’aumento di gennaio di circa cinque punti percentuali visibile anche a chi si è recato nei tanti uffici postali sparsi nel paese, la legge che cambia il pignoramento della pensione con i nuovi limiti è un’altra notizia che farà felici tanti cittadini alle prese con qualche problema economico. Si tutela così il potere d’acquisto di milioni di pensionati italiani.
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Attualità
CED e controlli stradali: cosa cambia dal 1 Giugno

Dal 1° giugno 2025 cambia il modo in cui vengono effettuati i controlli stradali in Italia: grazie al nuovo sistema chiamato CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, le forze dell’ordine potranno conoscere in tempo reale tutte le informazioni principali di un veicolo semplicemente leggendo la targa.
Questo significa che, digitando il numero di targa, gli agenti potranno sapere subito se l’auto è assicurata, se ha la revisione in regola, se è sottoposta a fermo amministrativo o se risulta rubata. In alcune regioni sarà anche possibile verificare il pagamento del bollo auto. Con questo, i controlli diventano molto più rapidi ed efficaci, riducendo i tempi di attesa per gli automobilisti e aumentando la capacità di individuare chi viola le regole.
Nonostante questa innovazione digitale, però, resta ancora l’obbligo di avere con sé patente e libretto di circolazione. La legge italiana, infatti, non è stata ancora aggiornata per eliminare questo obbligo, e in caso di controlli chi non possiede questi documenti rischia alte sanzioni. La presenza dei documenti cartacei è infatti essenziale in caso di malfunzionamenti tecnici o di assenza di dati nel sistema digitale.
Le multe previste per chi non è in regola sono piuttosto severe. Ad esempio, la mancanza di assicurazione può costare oltre 800 euro, mentre la guida con revisione scaduta comporta una multa di circa 170 euro, i fermi amministrativi possono invece arrivare a quasi 2.000 euro di sanzione, anche circolare senza patente o libretto può comportare multe fino a 173 euro.
Il sistema CED rappresenta un passo avanti importante per modernizzare e velocizzare i controlli stradali, rendendoli più efficaci e meno invasivi.
Se vuoi evitare problemi, quindi, controlla sempre che il tuo veicolo sia in regola con assicurazione, revisione e bollo, e non dimenticare mai i documenti quando sali in auto.
Legge
Concorso polizia penitenziaria 2024. I dettagli del bando e il link per partecipare

Dal 11 marzo è stato pubblicato il bando per il reclutamento di 2.568 allievi di polizia penitenziaria in Italia. Questo nuovo concorso arriva a circa un anno di distanza dall’ultimo, che però coinvolse un numero inferiore di allievi agenti. L’obiettivo principale è quello di aumentare il personale di sicurezza nelle carceri italiane per affrontare il problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari.
I requisiti per partecipare sono diversi e includono la cittadinanza italiana, un’età compresa tra i 18 e i 28 anni (non compiuti alla scadenza del termine per le domande), e possedere determinati titoli di studio. È prevista la presentazione di una domanda di ammissione tramite il portale dei Concorsi del Ministero della Giustizia, entro il 10 aprile 2024.
Dei 2.568 posti disponibili, 1.541 sono riservati ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) che sono in servizio da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione. Gli altri 1.027 posti sono destinati ai cittadini italiani.
Per i candidati civili è richiesto un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, mentre per i candidati VFP1 e VFP4 sono richiesti diversi titoli di studio a seconda del periodo di arruolamento. È necessario soddisfare anche requisiti riguardanti i diritti politici e civili, le qualità morali e di condotta, e superare accertamenti fisici, psicologici e attitudinali.
Al concorso per entrare nella polizia penitenziaria non possono partecipare individui che sono stati destituiti da un impiego in una pubblica amministrazione a seguito di condanna a pena detentiva per delitto non colposo o a misura di prevenzione. Anche coloro che sono stati dichiarati decaduti da un altro impiego presso una P.A. per i motivi specificati nell’articolo 127 del decreto presidenziale 10 gennaio 1957, n. 3, o che hanno prestato servizio nelle Forze Armate solo come volontari in ferma breve o volontari in ferma annuale, nonché i volontari in ferma prefissata quadriennale in rafferma biennale, sono esclusi dall’accesso al concorso.
Il processo di selezione prevede diverse fasi, tra cui una prova scritta di esame su argomenti di cultura generale e materie previste dai programmi scolastici. Successivamente ci saranno prove fisiche, incluse alcune obbligatorie come il salto in alto, la corsa di 1000 metri e i piegamenti sulle braccia.
L’accertamento dell’idoneità psico-fisica è fondamentale e prevede visite mediche per valutare l’acutezza visiva, esami delle urine, una visita medica generale e visite specialistiche. Viene inoltre svolto un test attitudinale per valutare le capacità di ragionamento e colloqui psicologici per verificare il possesso del profilo psico-attitudinale richiesto.
La domanda di ammissione deve essere compilata entro il 10 aprile 2024 esclusivamente online, tramite il sito istituzionale del Ministero della Giustizia, utilizzando SPID e CIE. È necessario disporre di una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale. Dopo la compilazione della domanda, al candidato sarà inviato un PDF contenente il proprio numero identificativo, la data e l’ora della presentazione della domanda, da esibire il giorno della prova scritta.
Una volta superato il concorso, il candidato dovrà seguire un corso di formazione e completare la ferma per i volontari in ferma prefissata annuale. L’assegnazione del luogo di lavoro avverrà in base alle esigenze organizzative e operative degli istituti penitenziari, con la prima destinazione che rimarrà invariata per almeno 5 anni. Qui il link del bando di concorso per diventare agente di Polizia penitenziaria
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