Attualità
Tragedia a Monte Compatri: Ragazzo Ucciso, Ipotesi Scontro fra Bande

Un drammatico episodio si è verificato nella notte a Monte Compatri, dove un ragazzo di 14 anni è stato ucciso. Le indagini preliminari dei carabinieri suggeriscono che il movente possa essere una lite tra bande rivali o un debito di droga.
L’Omicidio nella Zona del Capolinea della Metro C
La vittima è stata colpita da due proiettili mentre si trovava nell’area di sosta del capolinea della metro C Pantano. Nonostante il rapido intervento dei soccorritori, il giovane è deceduto poco dopo l’agguato. Gli inquirenti stanno analizzando le registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti nella zona per raccogliere ulteriori dettagli sull’episodio.
Prime Ipotesi sull’Accaduto
Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio potrebbe essere il risultato di una lite tra bande rivali. Questi gruppi, formati prevalentemente da maggiorenni appartenenti alla microcriminalità locale, sembrano avere avuto uno scontro iniziale in un locale. La situazione sarebbe poi degenerata in un parcheggio, dove il ragazzo è stato colpito in modo mortale.
Il Contesto Familiare della Vittima
Il giovane, descritto dai vicini come proveniente da una “famiglia difficile”, viveva con i genitori in una palazzina lungo via Casilina. Il padre era noto per avere avuto precedenti problemi con le forze dell’ordine. Questi dettagli hanno spinto gli inquirenti a considerare varie piste per chiarire le circostanze che hanno portato alla tragedia.
Indagini in Corso
Le indagini continuano per fare completa luce su questo tragico avvenimento. Ogni dettaglio è attentamente esaminato per comprendere le dinamiche esatte e identificare i responsabili dell’omicidio.
[ Fonte ](https://www.fanpage.it/roma/ragazzino-ucciso-a-monte-compatri-spunta-lipotesi-dello-scontro-fra-bande-per-un-debito-di-droga/)
Attualità
Il Fentanyl arriva alle porte di Roma. Arrestato spacciatore

Il Fentanyl arriva alle porte doma. Notiziai di pochissimi minuti fa è che la Guardi di Finanza ha arrestato uno spacciatore a Castelli Romani perché in possesso della potentissima droga che sta facendo più danni della grandine, soprattutto in America.
Un quantitativo di 28 compresse di “fentanyl-effentora” è stato sequestrato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in un’abitazione di Ariccia, nella disponibilità di un giovane pregiudicato.
L’uomo era da qualche giorno tenuto d’occhio dalle “fiamme gialle” della Compagnia di Velletri che, raccolti sufficienti indizi sul suo conto, hanno deciso di irrompere nel suo appartamento, ove è stata rinvenuta la sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione del domicilio dell’uomo è stato anche sequestrato un timbro ospedaliero illecitamente detenuto.
Il pusher è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti e condotto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma.
Attualità
Perché il Comune di Roma ha strappato i manifesti della Lega? Nessun stereotipo, è la verità

«Scippi in metropolitana? Finirai in carcere senza attenuanti» e «Occupi un’abitazione? Sarai sgomberato entro 24 ore»: questi sono alcuni dei manifesti comparsi a Roma, realizzati e diffusi dalla Lega, corredati da immagini create tramite intelligenza artificiale. Nel giro di pochi giorni hanno suscitato un acceso dibattito pubblico.
Secondo il partito, l’iniziativa mira a illustrare i punti principali del decreto sicurezza approvato dal governo. A seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini, i cartelloni sono stati sottoposti all’esame dell’ufficio capitolino competente, che ne ha disposto la rimozione o la copertura entro un giorno, ritenendoli «offensivi e non rispettosi».
Immediata la replica politica: la Lega ha dichiarato di voler intraprendere azioni in tutte le sedi opportune contro quello che considera un atto arbitrario. A sostegno del segretario regionale è giunta anche una nota nazionale del partito, nella quale si annuncia la diffusione di «nuovi manifesti in tutta Italia a difesa della libertà di espressione».
Come riporta il sito della rai, l’amministrazione di Roma, da parte sua, respinge l’accusa di censura e precisa che la rimozione è stata disposta poiché i contenuti non risultavano conformi alle normative vigenti in materia di pubblicità etica e perché riportavano stereotipi su un gruppo etnico. Viene inoltre ricordato che è possibile presentare ricorso. La controversia non si arresta: la Lega fa sapere che sono già in fase di produzione anche magliette da distribuire su scala nazionale.
Sarebbe interessante far vedere a Gualtieri le statistiche sui reati contro il patrimonio per capire che la sua azione del tutto politica, mira a danneggiare un partito contrario al suo, tutelando però chi commette reati.
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