Calcio Roma
De Rossi: “Il modo più bello di vincere, un amore gigante dallo Stadio”

Dopo la favolosa notte europea con il Feyenoord, il mister De Rossi ha voluto commentare personalmente l’eccezionale prestazione della Roma. Ha sottolineato come sia stata una vittoria meritata, soprattutto per il dominio mostrato nel primo tempo. De Rossi ha anche espresso la sua soddisfazione per l’affiatamento e il supporto all’interno della squadra.
La giovane età di Svilar e la sua capacità di tenere la calma in situazioni di pressione sono state apprezzate da De Rossi, che ha sottolineato anche l’importanza di un team unito e di un portiere di grande esperienza come Rui Patricio. De Rossi ha elogiato anche il giocatore Pellegrini, sottolineando il suo contributo alla prestazione della squadra e il suo percorso personale.
Quando è stato chiesto a De Rossi se questa volta l’esperienza sotto la Sud avesse avuto un sapore diverso, rispetto al periodo in cui giocava, ha risposto che si trattava di un ringraziamento al pubblico, riconoscendo il grande affetto e supporto ricevuti durante la partita e nel recente passato. Ha sottolineato l’importanza di questo sostegno e la sua gratitudine.
De Rossi ha esaminato anche il punto di vista tattico, riconoscendo il buon lavoro svolto dalla squadra ma sottolineando la necessità di migliorare l’aspetto fisico e la resistenza nei momenti cruciali della partita. Ha evidenziato il fatto che, nonostante la stanchezza, i giocatori avevano ancora la voglia e la determinazione di andare avanti fino alla fine. La partita contro il Feyenoord è stata vista come un segnale positivo di coesione e voglia di vincere da parte della squadra.
Fonte
Attualità
Claudio Ranieri: il signore del calcio

Nel calcio moderno, spesso dominato da logiche di mercato, fredda tattica e narrazioni da copertina, ci sono figure che riescono ancora a farci emozionare con la sola forza della loro umanità. Claudio Ranieri è una di queste: non solo un allenatore, ma un uomo che riesce ad incarnare i valori più autentici dello sport: umiltà. passione, lavoro e, soprattutto, rispetto.
La classifica è importante, si, ma non racconta la compattezza ritrovata, gli occhi pieni di grinta dei ragazzi, l’orgoglio dei tifosi che, per la prima volta dopo tanto tempo, hanno rivisto in campo una Roma che meritano.
Ci sono allenatori che vincono trofei e poi c’è Claudio Ranieri, che ha fatto sentire i tifosi orgogliosi non solo per quello che si è vinto, ma per come si è vissuto quel cammino. Perché a Roma, più del risultato, contano il cuore, la verità e l’appartenenza. E Ranieri, di tutto questo, è stato un simbolo. Il tuo calcio non finisce qui, perché vive in tutti quelli che ti guardano e pensano: “Voglio diventare come lui.”
Grazie per non aver mai smesso di essere uno di noi. La Roma ti ha amato. Ma tu, forse, l’hai amata anche di più.
Calcio Roma
Klopp alla Roma: il rebus dei Friedkin accende i tifosi giallorossi

Un semplice video istituzionale, pensato per esaltare la bellezza della Capitale e il profondo legame tra la città e il club.
Ma a Roma, dove la passione corre più veloce della logica, quei sedici secondi sono bastati per far sognare in grande. E anche per immaginare, dietro quelle immagini evocative, un messaggio nascosto, quasi un enigma da decifrare.
Klopp alla Roma
Nel filmato diffuso dalla famiglia Friedkin, da sempre attenta a una comunicazione elegante, visiva e spesso indiretta, scorrono in rapida successione alcuni dei simboli più iconici della città eterna: il Colosseo, la Lupa capitolina, lo stadio Olimpico, la Basilica di San Pietro, e il Pantheon. Elementi che compongono un ritratto affascinante di Roma, ma che, a guardarli bene, sembrano anche nascondere una sequenza sospetta. Colosseo (che in tedesco si scrive con la K), Lupa, Olimpico, San Pietro, Pantheon: le iniziali formano una parola ben precisa. K-L-O-P-P.
Un tecnico amatissimo a livello internazionale, reduce da un ciclo straordinario con il Liverpool da pochi mesi diventato Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Eppure, per i tifosi della Roma, nulla è impossibile. Abituati a una comunicazione spesso ambigua e cinematografica da parte della proprietà americana, non escludono che dietro quella manciata di fotogrammi possa davvero celarsi un messaggio in codice. Dal club, però, nessuna conferma. Anzi, con un sorriso, fonti vicine alla società frenano le interpretazioni: “Il Colosseo si scrive con la C”.
Ma a Roma, il video continua a rimbalzare tra social e chat. E finché il nuovo allenatore non verrà ufficialmente annunciato, l’illusione continuerà a vivere.
Perché immaginare Klopp all’Olimpico non costa nulla. E in fondo, ogni grande avventura inizia proprio da un sogno.
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