Calcio Roma
Mourinho sulla Roma: ‘L’esonero mi ha ferito, ma rispetto la decisione dei Friedkin’

José Mourinho, in seguito all’attacco ai Friedkin, ha approfondito la fine della sua collaborazione con l’AS Roma nel podcast FiveUk, condotto dall’ex difensore del Manchester United, Rio Ferdinand. Questa chiusura è avvenuta dopo la sconfitta subita dalla squadra contro il Milan nel mese di gennaio.
Lo Special One ha parlato così della decisione presa dai proprietari del club: “E’ importante rispettarla senza metterla in discussione. I tifosi sono il cuore di una squadra, senza di loro la società non esisterebbe, ma c’è anche una proprietà, e quando il capo prende una decisione, bisogna solo rispettarla. Posso affermare che è la decisione che mi ha colpito più di tutte perché ho dato il massimo! Ho dato il mio cuore, ho rifiutato diverse proposte di lavoro, la prima in particolare era molto difficile da declinare, perché proveniva dalla nazionale del Portogallo, poi ho ricevuto un’altra proposta molto importante dall’Arabia Saudita”.
Mou ha aggiunto: “Normalmente sono molto pragmatico e professionale nelle mie scelte, cerco di controllare le emozioni, ad esempio quando ho lasciato altri club dopo aver vinto alcune finali. In questa circostanza non sono stato pragmatico. Sono felice di aver reso tante persone contente, perché non capita spesso di arrivare a due finali europee di seguito, soprattutto in un club come la Roma, che non vanta una lunga storia europea. Camminando per la strada, la gente mi chiedeva: ‘Portaci a Dublino, portaci a Dublino’. Avevo in mente la terza finale consecutiva. Ma alla fine bisogna rispettare la decisione: il proprietario è il proprietario”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Attualità
Claudio Ranieri: il signore del calcio

Nel calcio moderno, spesso dominato da logiche di mercato, fredda tattica e narrazioni da copertina, ci sono figure che riescono ancora a farci emozionare con la sola forza della loro umanità. Claudio Ranieri è una di queste: non solo un allenatore, ma un uomo che riesce ad incarnare i valori più autentici dello sport: umiltà. passione, lavoro e, soprattutto, rispetto.
La classifica è importante, si, ma non racconta la compattezza ritrovata, gli occhi pieni di grinta dei ragazzi, l’orgoglio dei tifosi che, per la prima volta dopo tanto tempo, hanno rivisto in campo una Roma che meritano.
Ci sono allenatori che vincono trofei e poi c’è Claudio Ranieri, che ha fatto sentire i tifosi orgogliosi non solo per quello che si è vinto, ma per come si è vissuto quel cammino. Perché a Roma, più del risultato, contano il cuore, la verità e l’appartenenza. E Ranieri, di tutto questo, è stato un simbolo. Il tuo calcio non finisce qui, perché vive in tutti quelli che ti guardano e pensano: “Voglio diventare come lui.”
Grazie per non aver mai smesso di essere uno di noi. La Roma ti ha amato. Ma tu, forse, l’hai amata anche di più.
Calcio Roma
Klopp alla Roma: il rebus dei Friedkin accende i tifosi giallorossi

Un semplice video istituzionale, pensato per esaltare la bellezza della Capitale e il profondo legame tra la città e il club.
Ma a Roma, dove la passione corre più veloce della logica, quei sedici secondi sono bastati per far sognare in grande. E anche per immaginare, dietro quelle immagini evocative, un messaggio nascosto, quasi un enigma da decifrare.
Klopp alla Roma
Nel filmato diffuso dalla famiglia Friedkin, da sempre attenta a una comunicazione elegante, visiva e spesso indiretta, scorrono in rapida successione alcuni dei simboli più iconici della città eterna: il Colosseo, la Lupa capitolina, lo stadio Olimpico, la Basilica di San Pietro, e il Pantheon. Elementi che compongono un ritratto affascinante di Roma, ma che, a guardarli bene, sembrano anche nascondere una sequenza sospetta. Colosseo (che in tedesco si scrive con la K), Lupa, Olimpico, San Pietro, Pantheon: le iniziali formano una parola ben precisa. K-L-O-P-P.
Un tecnico amatissimo a livello internazionale, reduce da un ciclo straordinario con il Liverpool da pochi mesi diventato Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Eppure, per i tifosi della Roma, nulla è impossibile. Abituati a una comunicazione spesso ambigua e cinematografica da parte della proprietà americana, non escludono che dietro quella manciata di fotogrammi possa davvero celarsi un messaggio in codice. Dal club, però, nessuna conferma. Anzi, con un sorriso, fonti vicine alla società frenano le interpretazioni: “Il Colosseo si scrive con la C”.
Ma a Roma, il video continua a rimbalzare tra social e chat. E finché il nuovo allenatore non verrà ufficialmente annunciato, l’illusione continuerà a vivere.
Perché immaginare Klopp all’Olimpico non costa nulla. E in fondo, ogni grande avventura inizia proprio da un sogno.
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