Attualità
Interruzione tratto Alessandrino su Metro C a Roma causa disagi

Interruzione sulla Linea C della Metropolitana di Roma
Questa mattina, pendolari in affanno sulla linea C della metropolitana di Roma. Un’interruzione ha obbligato all’attivazione di navette sostitutive nel tratto tra Alessandrino e Grotte Celoni.
L’ATAC, l’azienda per i trasporti autoferrotranviari del Comune di Roma, ha comunicato l’interruzione del traffico sulla linea C, annunciate a causa di un’instabilità parziale del sistema di comunicazione. I bus sostitutivi sono stati immediatamente consequibilati nella tratta interessata, mentre i tecnici ATAC stanno lavorando per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile.
La nota ufficiale dell’ATAC e i disagi sulla Linea A
In una nota ufficiale, l’ATAC ha spiegato che “a causa di un’instabilità parziale del sistema di comunicazione della linea C della metropolitana, il servizio della linea C è attivo su tutta la linea salvo che nel tratto fra Alessandrino e Grotte Celoni, momentaneamente sostituito da bus. I nostri tecnici sono sul posto per completare le attività di ripristino”.
Questa interruzione arriva solo pochi giorni dopo un altro disagio su la linea A, questa volta nel tratto tra Termini e Battistini. Il servizio in quel tratto è rimasto sospeso per poco più di un’ora, con l’attivazione di navette sostitutive. L’interruzione fu causata da un problema agli impianti di alimentazione elettrica della metro A.
Lavori in corso e chiusure programmate sulla Linea A
Fino al 5 dicembre sono programmati lavori sulla linea A della metropolitana, con closure anticipate alle 21 dalla domenica al giovedì. Le stazioni interessate dai lavori, Vittorio Emanuele, Spagna e Ottaviano, chiuderanno in determinati periodi per permettere l’intervento dei tecnici: Vittorio Emanuele sarà chiusa dall’8 aprile al 30 giugno, Spagna dal 15 luglio al 3 ottobre e Ottaviano dal 22 luglio al 9 settembre.
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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