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Desyreé Amato: La Straordinaria Resilienza di chi ha Sfidato il Male – “L’Ex che ha Rovinato la Mia Vita”

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Desyreé Amato: La Straordinaria Resilienza di chi ha Sfidato il Male – “L’Ex che ha Rovinato la Mia Vita”

Tragico femminicidio a Cisterna di Latina

Desyreé Amato, una giovane donna di 22 anni, chiede giustizia per la madre e la sorella, assassinati il 13 febbraio dal suo ex compagno Christian Sodano. Per la prima volta, ha deciso di condividere la sua drammatica esperienza con Fanpage.it, raccontando come quest’evento abbia stravolto la sua vita.

La Dinamica dell’Incidente

“Christian possedeva una mente malvagia; ha tolto la vita a mia madre e a mia sorella, lasciandomi con questo fardello”, afferma Desyreé, ricordando il tragico giorno in cui è riuscita a scampare a un agguato. Era il 13 febbraio 2024. Desyreé si trovava nella propria abitazione a Cisterna di Latina, mentre stava tentando di interrompere la relazione con il giovane finanziere Christian Sodano. In un momento di furia, lui ha lasciato l’appartamento per procurarsi un’arma. Tornato all’interno, al suono delle grida di Desyreé, sua madre e sua sorella (Nicoletta e Renèe) sono accorse in aiuto. Tuttavia, Sodano ha aperto il fuoco, uccidendo le due donne. Desyreé, in un atto disperato, è riuscita a fuggire tra i campi per mettersi in salvo e chiedere aiuto.

Affrontare la Perdita

Oggi Desyreé, pur mantenendo l’anonimato, decide di rompere il silenzio. “Non voglio essere riconosciuta per strada. Sto cercando di ricostruire la mia vita, ormai in frantumi”, confida, circondata dall’affetto del nonno Giovanni e della zia Mariapia, sorella di Nicoletta. Questa giovane donna ha dovuto affrontare una perdita inimmaginabile: la morte della madre e della sorella per mano dell’ex fidanzato. “La prima vittima è stata mia sorella, una ragazza innocente che non aveva nulla a che fare con questa storia”, si sfoga Desyreé, rievocando il dolore per la perdita di Renèe. “Volevo lasciarlo perché sapevo che non mi faceva stare bene, ma non avrei mai immaginato che potesse arrivare a tanto”, aggiunge, esprimendo il rammarico per non aver ascoltato il suo istinto prima del tragico evento.

Il Processo in Corso

Recentemente, si sono concluse le indagini preliminari e il pubblico ministero Valerio De Luca ha richiesto un giudizio immediato per Christian Sodano. Il processo si svolgerà presso la Corte d’Assise del tribunale di Latina, previsto per novembre. “Non deve più avere la possibilità di tornare in libertà”, insiste Desyreé, supportata dalla zia Mariapia, “per lui sarebbe come interrompere la vita, proprio come ha fatto con mia madre e mia sorella”.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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