Cronaca
“Roma: La chiusura del centro per minori segna l’inizio di nuovi arresti a Napoli”

«Fino al 30 settembre 2024, il servizio del Centro di Prima Accoglienza di Roma è temporaneamente sospeso. Di conseguenza, i minorenni che sono stati arrestati o fermati non dovranno essere portati presso la struttura di via Virginia Agnelli 15».
Questa informazione è stata divulgata in un comunicato ufficiale del Ministero della Giustizia, inviato a tutte le direzioni degli uffici di servizio sociale per i minorenni a Roma. Anche commissariati di polizia, Comandi dei Carabinieri, Procure e altre istituzioni hanno ricevuto notizia di questa sospensione già nel mese di agosto, informando che i minori arrestati o fermati a Roma non potranno accedere alla struttura di via Agnelli a causa della sospensione degli ingressi.
Motivi della Sospensione del Centro
Non sono stati forniti dettagli sui motivi della sospensione nel documento ricevuto. Si possono ipotizzare diversi fattori, inclusi possibili problemi strutturali, ma all momento non ci sono conferme ufficiali. L’unica certezza è che il Centro di Prima Accoglienza (Cpa) del Lazio rimarrà chiuso fino alla data indicata, costringendo le forze dell’ordine a cercare altre soluzioni per gestire i minorenni arrestati o fermati.
I Centri di prima accoglienza sono fondamentali per ospitare minorenni sottoposti a arresto, fermo o accompagnamento, in attesa dell’udienza di convalida, la quale deve svolgersi entro un massimo di 96 ore. Queste strutture sono responsabili della permanenza dei minori e della raccolta di informazioni sulla loro situazione psico-sociale, al fine di fornire all’Autorità Giudiziaria dati pertinenti per l’individuazione della misura cautelare più adeguata.
Conseguenze del Trasferimento a Napoli
Secondo le informazioni fornite, i minorenni di sesso maschile saranno trasferiti al Centro di Prima Accoglienza di Napoli, situato in viale Aminei, mentre le femmine dovranno essere accolte presso il Cpa di via Nisida, anch’esso a Napoli. Queste strutture distano circa 250 chilometri da Roma, creando così un certo numero di problemi logistici e di risorse per le forze dell’ordine.
Il trasferimento dei minorenni richiederà infatti l’impiego di mezzi e personale da parte di polizia e carabinieri, i quali dovranno assicurare il trasporto e la scorta dei ragazzi fino a Napoli. Questo comporta una sottrazione di risorse dalle strade di Roma, dove la popolazione ha spesso sollevato preoccupazioni riguardo alla scarsa presenza delle forze dell’ordine.
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
Cronaca
Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

MusicaEPassione #RomaScopreUnTributoIndimenticabile A un anno dalla scomparsa di un’icona musicale, musicisti e amici si riuniscono in sala Petrassi per un evento che promette emozioni intense e sorprese inaspettate!
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