“Abbiamo liberato i tombini: rimossi 150 chili di terreno”: con queste parole si riassume l’iniziativa intrapresa oggi, venerdì 13 settembre 2024, dai residenti di Roma nella zona di Porta Metronia.

Cittadini all’opera per il bene comune

A causa dell’accumulo di acqua dovuto a tombini ostruiti, i residenti hanno deciso di prendere l’iniziativa, scendendo in strada per liberare i pozzetti. Oggi pomeriggio, nella zona di Porta Metronia, diversi abitanti della zona, armati di pale e picconi, hanno provveduto a rimuovere il materiale che bloccava il deflusso dell’acqua, dopo aver segnalato ripetutamente la situazione ai servizi competenti. Nonostante il maltempo che ha colpito Roma, causando allagamenti in molte aree della città, la comunità ha scelto di agire autonomamente, riportando alla luce 150 chili di terra.

“Abbiamo avvertito più volte gli enti responsabili della situazione – si legge nel post sul profilo Instagram di Welcome to Favelas – Ma alla fine è stato necessario che intervenissimo noi. I sacchi pieni di terra rimossa sono la prova del nostro intervento”. Al post sono state allegate immagini che mostrano i sacchi di terra accumulati e un video in cui viene mostrata la chiamata al numero di emergenza 0667691, disponibile 24 ore su 24 per segnalare emergenze e richiedere interventi.

Le opinioni dei social

Il gesto dei cittadini ha suscitato varie reazioni sul web. “Invitate il sindaco a raccogliere i sacchetti di terra”, ha scritto un utente sulla piattaforma, mentre un altro ha ironicamente osservato: “Se siamo noi a doverci occupare di tutto, forse dovremmo governarci in autonomia”. Un’altra persona ha sottolineato il pagamento delle tasse da parte dei cittadini, esprimendo sconcerto per la situazione attuale. Non manca chi teme che i cittadini stessi possano ricevere multe per il loro intervento.

“Ma perché lamentarsi della capitale mondiale? Qui è diventato un paradiso per borseggiatori e delinquenti di ogni genere”, ha commentato un altro utente, mettendo in evidenza il deterioramento delle condizioni in città. “E nel frattempo il sindaco continua a suonare la chitarra” ha rincarato la dose, evidenziando la disconnessione percepita tra le autorità e le reali problematiche di Roma.

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