Attualità
Alberto Gimignani assolto dalle accuse di riciclaggio, valuta richiesta di risarcimento danni

È stato assolto dopo dieci anni e quattro mesi l’attore Alberto Gimignani, arrestato nel 2014 con l’accusa di essere a capo di una banda che rivendeva telefonini rubati. La prima sezione del Tribunale di Roma ha assolto Gimignani perché ‘il fatto non sussiste’: la fine di un incubo per l’attore, che prima di quell’anno ha recitato in film e serie televisive importanti, che lo hanno reso uno dei volti più noti d’Italia.
La dichiarazione dei legali
“Ora si continuerà a lavorare affinché al nostro assistito, che si è sempre dichiarato innocente, sia restituito il giusto risarcimento non solo per la lunga attesa, ma anche per quella gogna mediatica che gli ha gravemente compromesso la carriera di attore”, hanno dichiarato i suoi legali, Daria Grimani e Pierluigi Rossi.
Carriera e ripercussioni
Prima di essere arrestato, Alberto Gimignani ha recitato in serie televisive molto note in Italia, tra cui ‘Distretto di polizia‘, ‘La Piovra’, e ‘Un Posto al Sole’, e anche in film come ‘La famiglia’, di Ettore Scola, ‘Ricordati di me’ di Gabriele Muccino, e ‘Cado dalle nubi’ con Checco Zalone. Dopo le accuse però, la sua carriera ha subito una battuta d’arresto, compromettendosi irrimediabilmente. Per questo l’attore è deciso a chiedere un risarcimento, che possa compensare anche solo in parte tutto ciò che ha perso in questi ultimi anni.
L’esperienza personale
“All’epoca ero negli Stati Uniti da mio figlio – ha dichiarato l’attore, intervistato da Adnkronos –. Ero là, quando mio padre mi ha chiamato dicendomi che mi cercava la polizia. Pensavo a uno scherzo, mio padre era un burlone. È stato un cambio di vita totale. La mia professione ha subito un arresto immediato. Ho sempre lavorato in tv e avevo anche dei buoni crediti, ma questo ha bloccato tutto. Da quel momento in poi non ho quasi più lavorato”.
Gimignani, che oggi ha sessantuno anni, era accusato di ricettazione e riciclaggio. Ha passato sedici giorni nel carcere di Rebibbia e sei mesi agli arresti domiciliari: per tutto quel tempo ha continuato a professare la sua innocenza.
Attualità
Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!
In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.
Le Prime Indagini
Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.Impatto sulla Comunità
La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.
Attualità
Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!
Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?
La Trappola Orchestrata
Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.Rivelazioni Sconvolgenti
Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.
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