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Carenza idrica per molte famiglie: il M5S presenta un’interpellanza al Ministero dell’Ambiente.

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Carenza idrica per molte famiglie: il M5S presenta un’interpellanza al Ministero dell’Ambiente.

“È necessario un urgente intervento risolutivo del Governo per assicurare ai cittadini acqua potabile e sicura” Il capogruppo del M5S alla Camera Francesco Silvestri ha fatto un’interpellanza al Ministero dell’Ambiente, dopo la denuncia dei cittadini con un servizio di Fanpage.it. Venerdì verrà discussa.

L’interpellanza del M5S al Ministero dell’Ambiente

Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, ha fatto un’interpellanza urgente al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sulla mancanza di acqua, che riguarda una vasta zona di Roma. A dare voce alle denunce dei cittadini è stata Fanpage.it con un servizio, in cui ha intervistato i residenti del quartiere Appio-Latino. Una situazione che Silvestri ha definito “un continuo rimpallo di giustificazioni e responsabilità, se la questione non riesce ad essere risolta a livello Comunale, è necessario un urgente intervento risolutivo del Governo per assicurare ai cittadini l’acqua potabile e sicura”. L’interpellanza verrà discussa venerdì mattina.

“È ormai quasi un anno che in una vasta zona di Roma, che comprende numerosi edifici siti presso il V e il VII Municipio, e in precedenza anche edifici del I Municipio, la popolazione subisce un continuo disservizio idrico, con la mancanza d’acqua in diverse ore della giornata; una situazione a macchia di leopardo che sta interessando progressivamente anche altri quartieri della città” si legge nel testo dell’interpellanza.

“Gli abitanti delle zone coinvolte sono esasperati e denunciano una situazione ormai non più sostenibile, poiché talvolta l’interruzione d’acqua si protrae anche per 48 ore e le famiglie con bambini piccoli, anziani, disabili non possono svolgere per diverse ore le attività basilari come lavarsi, bere, cucinare o lavare gli indumenti; il danno notevole riguarda peraltro anche le attività commerciali e ricettive del territorio che non possono mantenere livelli igienico-sanitari dei servizi che offrono all’utenza.”

Protesta dei cittadini e responsabilità di Acea

Il problema è nato due anni fa, ma prima era solo di notte’, ricordano gli abitanti del quartiere Appio Latino a Fanpage.it ‘Nel tempo è andato peggiorando e abbiamo riscontrato una perdita di pressione sempre più forte. Lo scorso maggio ha cominciato ad andare via sempre più volte nel corso della giornata. Negli ultimi tempi siamo privi d’acqua tutto il giorno’. ‘Acea ha scaricato la responsabilità su noi cittadini. Ci ha suggerito di installare degli impianti di sollevamento a spese dei singoli cittadini’. Ogni ditta, racconta chi abita nel quartiere, propone costi diversi che variano dai 15 ai 40 mila euro’

Ci sono stati diversi esposti e gli organi politici e istituzionali municipali e consiliari hanno effettuato segnalazioni e accessi agli atti ad Ato 2, il servizio idrico di Roma e provincia, cercando di sollecitare un pronto ripristino del servizio ma senza ottenere alcun riscontro risolutivo. Il direttore di Acea Ato 2, come riferito a Fanpage, afferma che: ‘Negli anni, i gestori, come anche Acea, hanno garantito livelli di pressione anche più alti del minimo contrattuale per facilitare ogni utenza. Questo è sempre meno possibile perché, sempre più in questi anni, i gestori hanno l’obbligo di ridurre i prelievi d’acqua dall’ambiente, di preservare la risorsa idrica. In alcuni casi, dove gli impianti interni non riescono a funzionare bene con le nuove condizioni, bisogna adeguarli come succede in tutti gli altri settori. Da parte nostra ci siamo già attivati per supportare gli amministratori di condominio, anche se gli impianti interni non sono di nostra competenza”.

“In queste ultime ore – prosegue l’interpellanza – emergerebbe la paradossale ipotesi che a provocare i disservizi potrebbero essere degli abusi tecnici, portati avanti in alcuni condomini, che aspirerebbero via l’acqua dai palazzi circostanti: a sostenerlo sarebbe stato un ingegnere di Acea, nel corso della commissione capitolina Trasparenza che si è svolta il 2 ottobre; c’è un continuo rimpallo di giustificazioni e responsabilità, e se la questione, che va avanti oramai da oltre un anno, con un aggravamento insostenibile negli ultimi mesi, non riesce ad essere risolta a livello comunale, è necessario un urgente intervento risolutivo del Governo per assicurare ai cittadini l’acqua potabile e sicura, quale diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani”.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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