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Giovane di 24 anni deceduta a Latina, disposta l’autopsia

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Giovane di 24 anni deceduta a Latina, disposta l’autopsia

Una tragedia ha colpito la città di Latina, dove una ragazza di 24 anni è morta mentre si trovava a casa di un amico. Le cause del decesso rimangono un enigma, ma le autorità non escludono la possibilità di un malore. Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Latina ha avviato un’inchiesta e ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane per cercare di chiarire cosa possa esserle accaduto.

Ventiquattrenne muore a casa di un amico: cosa è successo

Non appena chiamati a intervenire, gli inquirenti giunti sul luogo dell’incidente hanno iniziato a ricostruire l’accaduto. La giovane si trovava a casa di un suo amico quando si è improvvisamente accasciata a terra priva di sensi. L’amico, uno sportivo, ha immediatamente riconosciuto la gravità della situazione e ha iniziato le manovre di rianimazione, allertando tempestivamente i soccorsi.

L’arrivo dei soccorsi e degli inquirenti

Gli operatori del pronto soccorso del 118 sono giunti rapidamente sul posto, ma al loro arrivo non hanno potuto far altro che constatare il decesso della ragazza. Di conseguenza, sono state allertate anche le forze dell’ordine, che hanno effettuato un sopralluogo e avviato gli accertamenti necessari.

Le indagini in corso e l’autopsia

Le indagini sono partite immediatamente, e gli investigatori stanno cercando di raccogliere il maggior numero possibile di testimonianze riguardanti la vita sociale e la storia medica della ventiquattrenne. Dai primi accertamenti non sono emersi segni di violenza, e sembra essere stata esclusa, almeno per il momento, l’ipotesi dell’uso di sostanze stupefacenti. Gli investigatori stanno invece valutando la possibilità di un malore improvviso. Sarà tuttavia l’autopsia, già disposta per la giornata di oggi, a fornire chiarimenti definitivi sulla causa del decesso.

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

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Ex dg Atac Rettighieri fa causa a Cotral per un risarcimento da 200mila euro

CausaMiliardariaRoma #RicorsoAtac Scopri la battaglia legale che sta scuotendo il mondo dei trasporti italiani, con un ex dirigente che chiede un risarcimento da capogiro!

In un colpo di scena che sta attirando l’attenzione di tutti gli appassionati di economia e trasporti, l’ex direttore generale di Atac, Rettighieri, ha presentato un ricorso contro Cotral, l’azienda di trasporti regionale. Si tratta di una mossa audace che potrebbe rivelare retroscena sorprendenti sul settore pubblico italiano, lasciando molti a chiedersi quali segreti emergeranno dalle aule di tribunale.

I dettagli del contendere

Al centro della disputa ci sono accuse che puntano dritto al cuore delle operazioni di Cotral, con Rettighieri che reclama un risarcimento di ben 200mila euro. Fonti vicine al caso parlano di presunte irregolarità e conflitti interni, alimentando la curiosità su come si evolverà questa storia.

Le possibili ripercussioni

Questa causa potrebbe aprire un vaso di Pandora per il settore dei trasporti, influenzando non solo Atac e Cotral, ma anche l’intero panorama italiano. Esperti si interrogano su cosa significherà per i pendolari e le aziende coinvolte, in una vicenda che promette sviluppi inaspettati.

Man mano che il caso procede, gli occhi di Roma e del Paese intero sono puntati su questa intrigante battaglia legale, pronta a riservare colpi di scena che nessuno si aspetterebbe.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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