Cronaca
“In un turbinio di emozioni: ex ultrà di Roma in aula per violenza domestica rivela il suo ‘codice d’onore’”

# Massimiliano D’Alessandro sotto accusa: il caso di maltrattamenti domestici
Massimiliano D’Alessandro, conosciuto nell’ambiente del tifo calcistico e negli ambienti criminali con il soprannome di “er polpetta”, è attualmente al centro di una controversia legale che lo vede accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie. Le accuse, emerse in seguito a una serie di eventi caratterizzati da violenze domestiche e minacce, hanno spinto la vittima a rompere il silenzio e a denunciare il suo ex partner. Le sue testimonianze, che rivelano episodi di aggressioni sia fisiche che verbali, mettono in luce una situazione di grande disagio all’interno della loro relazione.
Una Dinamica Violenta
Il racconto della vittima offre uno spaccato inquietante della convivenza con D’Alessandro, descrivendo l’atmosfera di paura che ha segnato la loro vita insieme. La donna ha riferito di essere stata sottoposta a reiterate violenze, creando un clima di terrore che l’ha costretta a cercare aiuto. I dettagli delle aggressioni evidenziano come la violenza fosse diventata una costante nella loro vita quotidiana.
Difesa e Giustificazioni
In fase processuale, D’Alessandro ha respinto con fermezza ogni accusa, appellandosi a quello che lui stesso definisce un “codice d’onore”. Ha cercato di discolparsi affermando di non aver mai costretto la moglie a partecipare a attività illegali, come lo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, ha sostenuto di non avere mai alzato le mani né contro la ex consorte né contro la loro figlia, enfatizzando la sacralità della famiglia. Tuttavia, tali dichiarazioni sembrano in netto contrasto con le prove raccolte, comprese le testimonianze di altri testimoni.
La Voce della Figlia
Un ruolo significativo nella decisione della donna di denunciare D’Alessandro è stato giocato dalle dichiarazioni della loro figlia. La giovane ha testimoniato che il padre le negava il diritto a un riposo tranquillo, svegliandola frequentemente con insulti indirizzati alla madre. È stato grazie a questo coraggio che la donna ha trovato la forza di rivolgersi alla giustizia, nonostante il terrore di possibili ritorsioni.
Ricostruire una Vita
Dal 2020, la vittima ha tentato di allontanarsi da D’Alessandro, cercando di ricostruire la propria vita e nascondendosi per evitare che lui la rintracciasse. Questo percorso di fuga è stato reso ancora più complesso dall’intimidazione e dalla paura costante, dimostrando quanto sia vitale per le vittime di violenza domestica disporre di reti di supporto e protezione. La sua storia rappresenta una testimonianza importante rispetto alle difficoltà che affrontano molte donne nell’affrontare situazioni simili, invitando a riflettere sul tema della violenza di genere e sulla necessità di supportare le vittime in momenti così critici.

HaiMaiVistoUnOmaggioCosìControverso #AnniDiPiomboScandalo
L’Omaggio a Francesco Cecchin a Roma
In una piazza di Roma, un evento per ricordare Francesco Cecchin, il giovane vittima degli anni di piombo aggredito nel 1979, ha attirato attenzioni inaspettate. Quello che doveva essere un semplice tributo si è trasformato in un momento carico di tensioni, con partecipanti che hanno scandito il “presente” in modi che hanno suscitato curiosità e polemiche.
Gioventù Nazionale e l’Appuntamento Social
Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, ha organizzato un raduno sui social per le 18, proprio davanti al luogo dove Cecchin fu ritrovato. Ma mentre alcuni urlavano il “presente” in modo più contenuto, l’atmosfera si è scaldata con l’arrivo di ex militanti dell’estrema destra, pronti a rendere l’evento ancora più intrigante.Saluti Romani e Atmosfera Carica
Immagina la scena: mentre la folla si riuniva, alcuni partecipanti hanno alzato il braccio in un saluto romano per “chiamare” il camerata Francesco Cecchin, mescolando ricordi del passato con gesti che continuano a far discutere. È un momento che fa sorgere domande: quanto è ancora vivo quel capitolo oscuro della storia italiana?
Le Misure di Sicurezza in Piazza
Per gestire l’afflusso di curiosi e manifestanti, la via è stata chiusa al traffico e presidiata dalle forze dell’ordine, trasformando una semplice piazza in un vero e proprio teatro di tensioni. Chissà cosa succederà la prossima volta?
Cronaca
Tumore del colon retto, screening in stallo nel Lazio per mancanza di provette

Hai mai immaginato che un semplice blocco possa mettere a rischio la salute di migliaia di persone? #SaluteInPericolo #FarmacieSottoAttacco
Il Blocco Inatteso delle Asl
Le Asl stanno intervenendo in modo drastico, bloccando l’accesso alle farmacie in diverse zone, e questo sta creando un vero e proprio caos. Immagina di dover fare un esame fondamentale per la tua salute, ma improvvisamente tutto si ferma: è esattamente ciò che stanno vivendo migliaia di individui, con appuntamenti che potrebbero saltare da un momento all’altro.
L’Esame a Rischio e le Conseguenze
Questo esame, essenziale per diagnosticare e trattare problemi seri, è ora in bilico a causa di questi blocchi improvvisi. Le persone si chiedono: cosa sta succedendo davvero dietro le quinte? L’urgenza della situazione sta generando preoccupazione e interrogativi, con potenziali ritardi che potrebbero peggiorare le condizioni di molti.
La Promessa di Azione Politica
In mezzo a questa incertezza, il politico D’Amato entra in scena con una dichiarazione forte: “Presenterò un’interrogazione”. Questa mossa potrebbe essere la chiave per svelare i motivi di questi blocchi e trovare una soluzione rapida, lasciando tutti con il fiato sospeso su cosa succederà dopo.
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