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Cronaca

Madre sotto accusa: la drammatica storia di negligenza alimentare verso il figlio

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Madre sotto accusa: la drammatica storia di negligenza alimentare verso il figlio

Drammatico Caso di Maltrattamenti

Un episodio tragico ha scosso la comunità, coinvolgendo una giovane madre di soli 26 anni. La donna è stata condotta in aula dalla polizia penitenziaria, accusata di gravi maltrattamenti e lesioni inflitte ai suoi due figli, che hanno rispettivamente quattro e sei anni. La scoperta dei bambini, avvenuta nel maggio 2023 da parte di agenti di polizia, ha rivelato una situazione allarmante: i piccoli presentavano segni evidenti di denutrizione e violenze fisiche, tra cui bruciature di sigaretta e segni lasciati da roditori. I medici hanno infatti avvertito che, se non fossero stati soccorsi immediatamente, i bambini avrebbero potuto rischiare la vita in pochi giorni. Anche la madre del compagno dell’imputata è stata coinvolta, risultando iscritta nel registro degli indagati, mentre il compagno rimane attualmente latitante. La difesa, rappresentata dall’avvocato penalista Eleonora Pascucci, non è riuscita a convincere il pubblico ministero o il giudice, che ha condannato la madre a dieci anni di carcere.

L’Apparato di Violenza

L’accusa ha esposto un quadro devastante delle violenze subite dai minori. La madre ha inflitto loro una serie di abusi, tra cui percosse con calci e pugni, l’uso di bastoni e fili elettrici, e persino l’introduzione di acqua bollente. I bambini vivevano in una condizione inaccettabile, senza accesso a cibo adeguato e presentando gravi lesioni fisiche a causa degli innumerevoli maltrattamenti. Attualmente detenuta nel carcere di Rebibbia, la donna ha intrapreso un percorso di riabilitazione con la cooperativa “Be Free”, la quale offre sostegno a vittime di violenza. In aula, ha cercato di giustificare le proprie azioni, affermando di essere stata vittima di maltrattamenti da parte del suo compagno e dei suoi familiari, spostando così una parte della responsabilità verso queste circostanze.

Un Testimonianza di Paura

Nel corso dell’udienza, la madre ha rivelato: “Ero sotto minaccia continua. Il padre del mio compagno mi ha detto chiaramente che avrebbe fatto del male ai miei figli se avessi osato denunciarli.” Ha raccontato di aver tentato di scappare in una casa famiglia, ma di essere stata riportata indietro a causa del rapimento dei bambini da parte del compagno. In una condizione di estrema povertà, i figli ricevevano solo un pezzo di pane al giorno e la madre si sentiva costretta a cedere il suo pasto per nutrirli. Anche in carcere, le minacce non hanno cessato, con i familiari del compagno che si presentavano per intimidire ulteriormente la donna.

Il pubblico ministero Antonio Verdi ha manifestato con determinazione la sua incredulità rispetto alle condizioni in cui i bambini vivevano sotto la custodia della madre. “Non è accettabile che un genitore non faccia ogni sforzo possibile per nutrire e proteggere i propri figli,” ha affermato, rimarcando il fallimento della donna nel garantire ai bambini anche solo un minimo di affetto e protezione. “L’imputata ha avuto diverse occasioni per richiedere aiuto, ma non ha mai colto l’opportunità,” ha concluso, offrendo un’analisi che ha spinto la corte a decidere per la condanna.

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

SvelatoIlMisteroDellUomoConDueIdentità Chi è davvero Rexal Ford, l’uomo al centro di un drammatico caso di omicidio a Roma? Preparati a scoprire segreti nascosti e colpi di scena inaspettati! 🕵️‍♂️

L’identità nascosta di Rexal Ford

Rexal Ford non è il suo vero nome: in realtà, si chiama Charles Francis Kaufmann. L’uomo ha adottato questa nuova identità dal 2019, con un passaporto autentico che lo collega a misteriosi eventi. Negli archivi anagrafici degli Stati Uniti, Ford è registrato come Kaufmann, ma questa doppia vita lo lega a un caso scioccante: la morte di una bambina a Villa Pamphilj a Roma e l’occultamento del corpo della madre. Cosa ha spinto quest’uomo a cambiare nome e a finire coinvolto in un enigma tanto oscuro?

Il mistero sulla coppia

Da giorni, le indiscrezioni si accumulano sulla vera identità della donna che accompagnava Ford, da lui definita “mia moglie”. Ma un amico ha rivelato che potrebbe trattarsi di una hacker sotto copertura. E se dietro questa facciata si celasse una rete di inganni? Ford si spacciava per un regista di successo e aveva addirittura cercato di accreditarsi per un film da tre milioni di euro presso una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio, il 46enne californiano si è presentato negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, presentandole come sua famiglia. Sarà il test del DNA a rivelare se era davvero il padre della piccola vittima – un dettaglio che potrebbe cambiare tutto!

La battaglia per l’estradizione

Ora, l’attenzione si sposta sulla Grecia, dove Ford è detenuto. Il Consiglio della Corte d’Appello di Larissa deciderà presto se estradarlo in Italia. Nonostante le autorità italiane lo vogliano per interrogarlo, l’uomo si è opposto alla consegna, alimentando ulteriori sospetti. Quali altri segreti emergeranno durante questa attesa? La vicenda resta avvolta nel mistero, con ogni nuovo dettaglio che promette rivelazioni esplosive.

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!

L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto

Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.

L’Incontro Inaspettato a Roma

Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.

La Svolta Drammatica e la Fuga

Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?

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