Cronaca
“Prenestino: Emergenza occupazione all’ex Borghetto, la crisi si fa sentire”

Situazione critica in Via dell’Acqua Bullicante: il degrado e l’illegalità regnano sovrani
Un uomo attraversa, in piena luce del giorno, il cancello fatiscente di via dell’Acqua Bullicante 234, con uno zaino sulle spalle. Dopo pochi passi, si inoltra tra i rovi verso una baracca, seguendo un percorso noto in questa area dimenticata. Altri tre uomini, in pantofole, emergono dai cespugli circostanti. Siamo in un ex borghetto artigianale, che si estende su 12.000 metri quadrati, caratterizzato da vegetazione incolta, cumuli di rifiuti e immobili confiscati alla mafia, trasferiti al Comune tra il 2018 e il 2019.
Tempi Lenti e Promesse Non Mantenute
Nel mese di maggio, circa 600 residenti hanno presentato un esposto alla Procura, segnalando le problematiche di occupazione abusiva, degrado e spaccio di sostanze. Nonostante una bonifica parziale e l’impegno da parte delle autorità comunali di demolire gli immobili entro il 30 settembre, gli abitanti sono rimasti insoddisfatti: “Le promesse non sono state rispettate. L’ex borghetto è nuovamente occupato e la nostra paura cresce”.
A luglio, due incendi di grande intensità hanno avvolto la zona di Prenestino-Labicano in fumi tossici, costringendo le autorità ad elaborare un piano di intervento che però non è stato seguito. Nonostante il Ministero dell’Interno avesse stanziato 500 mila euro per la demolizione degli edifici, i fondi disponibili si sono rivelati insufficienti. Durante i sopralluoghi, sono state rinvenute cavità sotterranee e un errore di trascrizione ha ostacolato la demolizione di uno degli immobili. Attualmente, è necessaria una delibera di giunta per accelerare l’ordre dei finanziamenti.
Proteste e Crescente Ansia
Il 9 e il 24 luglio, il verificarsi degli incendi ha nuovamente spinto i residenti a manifestare la loro insoddisfazione. Mauro Caliste, presidente del V Municipio, ha commentato a riguardo: “Non si esclude che si tratti di incendi di origine sospetta”. Nonostante il piano di intervento, la demolizione degli edifici continua a non realizzarsi. Nel corso di una riunione del 16 settembre, Caliste ha affermato: “Il cronoprogramma è stato compromesso, è urgente avviare la demolizione entro dicembre per motivi di sicurezza”.
Di recente, un’ambulanza e una pattuglia di polizia si sono schierate davanti al cancello del borghetto, in risposta al ritorno degli occupanti, il che ha riacceso l’allerta nei residenti, ora riluttanti e frustrati. Sul fronte digitale, il minisindaco ha informato i cittadini: “La Giunta capitolina è pronta a deliberare l’allocazione delle risorse per il Borghetto e altre strutture della Città. Aggiorneremo il cronoprogramma ad ottobre”. Tuttavia, restano assenti informazioni concrete su sgombero e demolizione.
Il flusso costante di malviventi in questa area ha trasformato il degrado e la paura in una triste normalità. I residenti, frustrati dalla situazione, si preparano a presentare un ulteriore esposto alla Procura, mentre attendono risposte dal comune e dalle autorità competenti.
Cronaca
La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

SvelatoIlMisteroDellUomoConDueIdentità Chi è davvero Rexal Ford, l’uomo al centro di un drammatico caso di omicidio a Roma? Preparati a scoprire segreti nascosti e colpi di scena inaspettati! 🕵️♂️
L’identità nascosta di Rexal Ford
Rexal Ford non è il suo vero nome: in realtà, si chiama Charles Francis Kaufmann. L’uomo ha adottato questa nuova identità dal 2019, con un passaporto autentico che lo collega a misteriosi eventi. Negli archivi anagrafici degli Stati Uniti, Ford è registrato come Kaufmann, ma questa doppia vita lo lega a un caso scioccante: la morte di una bambina a Villa Pamphilj a Roma e l’occultamento del corpo della madre. Cosa ha spinto quest’uomo a cambiare nome e a finire coinvolto in un enigma tanto oscuro?
Il mistero sulla coppia
Da giorni, le indiscrezioni si accumulano sulla vera identità della donna che accompagnava Ford, da lui definita “mia moglie”. Ma un amico ha rivelato che potrebbe trattarsi di una hacker sotto copertura. E se dietro questa facciata si celasse una rete di inganni? Ford si spacciava per un regista di successo e aveva addirittura cercato di accreditarsi per un film da tre milioni di euro presso una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio, il 46enne californiano si è presentato negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, presentandole come sua famiglia. Sarà il test del DNA a rivelare se era davvero il padre della piccola vittima – un dettaglio che potrebbe cambiare tutto!La battaglia per l’estradizione
Ora, l’attenzione si sposta sulla Grecia, dove Ford è detenuto. Il Consiglio della Corte d’Appello di Larissa deciderà presto se estradarlo in Italia. Nonostante le autorità italiane lo vogliano per interrogarlo, l’uomo si è opposto alla consegna, alimentando ulteriori sospetti. Quali altri segreti emergeranno durante questa attesa? La vicenda resta avvolta nel mistero, con ogni nuovo dettaglio che promette rivelazioni esplosive.
Cronaca
Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!
L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto
Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.
L’Incontro Inaspettato a Roma
Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.La Svolta Drammatica e la Fuga
Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?
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