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Cronaca

Quattro giovani fermati dai carabinieri: un’azione contro il bullismo!

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Quattro giovani fermati dai carabinieri: un’azione contro il bullismo!

Rapina Inquietante a Piazza dei Mirti

Un episodio di violenza ha colpito un giovane quindicenne italiano, il quale è stato aggredito e derubato da un gruppo di ragazzi egiziani. L’aggressione, che si è consumata in un contesto di superiorità numerica, ha portato alla sottrazione di una collanina indossata dal malcapitato. Tuttavia, grazie alla tempestività dei carabinieri, gli autori del crimine sono stati rapidamente identificati e fermati.

L’Attacco Commetuto

La mattina del 25 settembre, intorno alle 8, il giovane si stava dirigendo a scuola. Mentre attraversava piazza dei Mirti, è stato accerchiato da un gruppo di quattro giovani malintenzionati, approfittando dell’assenza di passanti in quel momento. Nonostante i suoi tentativi di difesa, la vittima è stata sopraffatta dai colpi di calci e pugni. In un attimo di violenza, uno degli aggressori gli ha strappato la collanina. Rimasto solo, spaventato e dolorante, ha chiamato il numero di emergenza 112 per chiedere assistenza.

Intervento dei Carabinieri

L’intervento delle forze del ordine è stato rapido. Una pattuglia dei carabinieri è giunta sul luogo dell’accaduto in pochi minuti. Fortunatamente, l’aggressione non ha causato ferite gravi al giovane, il quale non ha avuto bisogno di essere ricoverato in ospedale.

Le Investigazioni Riuscite

Grazie alla precisa descrizione fornita dalla vittima e all’attenta analisi delle riprese di videosorveglianza della zona, i carabinieri hanno individuato rapidamente i colpevoli. Gli aggressori erano già noti alle autorità, poiché frequentavano abitualmente piazza dei Mirti. Tra loro, uno di essi aveva un recente passato di violenza, essendo stato coinvolto in una rissa un mese prima.

Dopo un’attenta ricerca che ha portato a rintracciarli nella stessa piazza, i giovani sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. Durante il controllo, uno di loro è stato trovato in possesso della collanina rubata, la quale è stata subito restituita alla vittima.

Conseguenze Legali

In seguito al fermo, i quattro giovani, di età compresa tra i 18 e i 19 anni e già con precedenti penali, sono stati trasferiti nel carcere di Rebibbia. Il loro fermo è stato convalidato dal Tribunale con l’accusa di rapina aggravata in concorso, un reato che sottolinea la gravità dell’accaduto e la necessità di tutelare i cittadini.

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Flaminio all’asciutto per 17 ore: le vie colpite e i punti di rifornimento

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Flaminio all’asciutto per 17 ore: le vie colpite e i punti di rifornimento

AllarmeAcquaARoma: Centinaia di famiglie nel quartiere Flaminio rischiano di rimanere a secco durante il weekend! #Acea #ManutenzioneIdrica #RomaEmergenza

Disagi in arrivo per i residenti

Preparati a un weekend turbolento nel quartiere Flaminio di Roma, dove Acea Ato 2 ha pianificato un intervento massiccio di manutenzione straordinaria alla rete idrica. L’operazione scatterà sabato 3 maggio alle 19 e si concluderà entro le 12 di domenica 4 maggio, potenzialmente lasciando centinaia di famiglie nel quadrante nord del Municipio II senza acqua o con pressioni ridotte.

Le strade più colpite e i consigli per non rimanere all’asciutto

Non è solo un piccolo guasto: l’interruzione potrebbe causare cali di pressione o addirittura blackout idrici in diverse vie chiave. Le aree a rischio includono via Cesare Beccaria, via Stanislao Mancini, via degli Scialoja, via Gian Domenico Romagnosi, lungotevere Arnaldo Da Brescia e via Giuseppe Pisanelli, oltre alle zone adiacenti. Acea suggerisce ai residenti di accumulare scorte d’acqua in anticipo, per evitare sorprese indesiderate!

Soluzioni rapidissime per l’emergenza

Per mitigare il caos, Acea ha organizzato due autobotti fisse nei punti nevralgici: l’incrocio tra via Cesare Beccaria e lungotevere Arnaldo Da Brescia, e l’incrocio tra via Giuseppe Pisanelli e via Pasquale Stanislao Mancini. In casi di urgenza estrema, c’è il numero verde 800 130 335 per richiedere rifornimenti a domicilio, una vera manna dal cielo per chi non vuole farsi trovare impreparato!

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Emanuela Orlandi, il mistero del numero di telefono errato nel diario: si apre un nuovo fronte

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Emanuela Orlandi, il mistero del numero di telefono errato nel diario: si apre un nuovo fronte

MisteroOrlandi Un numero telefonico dimenticato nel diario di Emanuela Orlandi potrebbe finalmente svelare i segreti più oscuri della sua scomparsa nel 1983?

Un Indizio Nascosto che Cambia Tutto

La scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983, torna a far parlare di sé con una svolta inaspettata. Durante un’udienza della Commissione parlamentare d’inchiesta, l’ex dirigente della Digos di Roma, Lidano Marchionne, ha rivelato l’esistenza di un numero di telefono annotato nel diario della ragazza tra il 1982 e il 1983. Questo dettaglio, rimasto in ombra per decenni, potrebbe essere la chiave per riaprire uno dei casi più enigmatici della storia italiana. Immaginate: un semplice numero che potrebbe collegare a persone sconosciute o a un depistaggio magistrale?

Il Dilemma di “Federico” o “Federica”?

Ma chi era la persona dietro quel numero? Durante l’udizione, i commissari hanno pressato Marchionne per dettagli, chiedendo se fosse stato qualcuno di importante e se fosse mai stato interrogato. L’ex capo della Digos ha ammesso di aver firmato un verbale all’epoca, ma i ricordi sono sfocati, alimentando un alone di mistero. Si parla di un nome come “Federica” o forse “Federico”? Un errore di trascrizione o un inganno deliberato? Questa ambiguità sta generando dubbi: potrebbe essere stato un contatto cruciale, perso per una cifra sbagliata che ha deviato l’intera indagine?

Le Domande della Commissione che Tengono Tutti con il Fiato Sospeso

Ora, la Commissione sta spingendo per chiarire tutto. La senatrice Daisy Pirovano ha interrogato Marchionne sugli accertamenti mai fatti sul diario, focalizzandosi su possibili verifiche tecniche ancora attuabili. Lui ha risposto di essersi occupato solo del filone legato ai “Lupi Grigi”, ignorando altri aspetti. Il vero enigma è se quel numero esista ancora e se, con le tecnologie moderne, si possa tracciare un traffico telefonico o una catena di contatti dimenticati. Il presidente Andrea De Priamo promette indagini “approfondite e puntuali” – ma cosa scopriranno davvero? Un piccolo dettaglio che potrebbe ribaltare il caso?

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