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Sacrestano accusato di abusi su una minorenne durante una cena parrocchiale, possibile rinvio a giudizio

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Sacrestano accusato di abusi su una minorenne durante una cena parrocchiale, possibile rinvio a giudizio

Il gup del Tribunale di Latina dovrà esprimersi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura sull’accusa di presunta violenza sessuale da parte di un sacrestano su una ragazzina. Il caso ha suscitato notevole attenzione pubblica a causa della delicatezza delle accuse e della posizione del presunto responsabile all’interno della comunità ecclesiastica. Secondo le ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto in occasione di una cena organizzata dalla parrocchia, coinvolgendo una giovane parrocchiana che frequentava regolarmente gli eventi della chiesa.

Il sacrestano avrebbe palpeggiato la ragazzina

Secondo quanto ricostruito in sede d’indagine sul racconto della vittima, i presunti abusi sarebbero avvenuti durante una cena con il gruppo parrocchiale in un ristorante della provincia di Latina. Alla cena avrebbero partecipato una trentina di persone. Il sacrestano, anch’egli presente alla cena, avrebbe palpeggiato la ragazzina. Un’altra ragazza, amica della vittima e presente alla cena, avrebbe assistito alla scena diventando così la principale testimone. Gli inquirenti l’hanno già ascoltata e ora spetta al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Latina decidere sul rinvio a giudizio o emettere una sentenza di non luogo a procedere.

Capo scout indagato per abusi su minore

Parallelamente, un’altra vicenda a Latina ha sollevato preoccupazioni simili, coinvolgendo una figura della comunità parrocchiale. Un diciannovenne, assistente di un capo scout del gruppo Agesci, è indagato per violenza sessuale aggravata per presunti abusi su un bambino di età inferiore ai dieci anni. Inoltre, il giovane avrebbe adescato adolescenti su una chat social usando un profilo falso. Fingendosi una coetanea, avrebbe convinto le sue vittime a inviare foto e video intimi, minacciando poi di pubblicarli in rete.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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