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Cronaca

Sfida di Scrittura Creativa per Giovani Talenti delle Superiori

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Sfida di Scrittura Creativa per Giovani Talenti delle Superiori

# L’Associazione Culturale Enrico De Stefani: Un Tributo alla Letteratura

Nel ricordo di Enrico De Stefani, giovane studente di grande passione per la letteratura, è nata l’Associazione culturale omonima. Nonostante gli anni trascorsi dalla sua prematura scomparsa, questa realtà continua a celebrare la sua eredità attraverso il Premio Enrico De Stefani, che quest’anno arriva alla 19ª edizione. Con il supporto del Liceo Statale Democrito e del X Municipio, il premio è rivolto agli studenti delle scuole superiori, con l’intento di incentivare la creatività letteraria, poetica e artistica tra i giovani.

Origini e Obiettivi del Premio

Il Premio Enrico De Stefani rappresenta un tributo alla fervente passione letteraria di un giovane sognatore. Questo concorso è concepito per tenere viva la sua memoria, promuovendo nuove opere artistiche come testimonianza del talento giovanile. La famiglia De Stefani, affiancata dall’associazione, organizza eventi ed incontri per valorizzare diverse forme d’arte e le espressioni creative dei giovani. La tematica di quest’anno, “Una lunga estate senza sogni”, invita i partecipanti a presentare testi letterari, poesie, fotografie, disegni e opere musicali, rimanendo sempre legati al tema principale.

Un Viaggio Culturale Ricco di Emozioni

Nell’edizione precedente, i lavori presentati dai vincitori e dalle opere selezionate hanno messo in risalto la diversità e la vitalità delle scuole coinvolte, come il Liceo Democrito, Labriola, Faraday, Enriques, Toscanelli e Anco Marzio. Questo concorso, che nel corso degli anni ha ampliato notevolmente la sua portata, non si propone di eleggere i “migliori” in un contesto accademico, ma piuttosto di celebrare chi riesce a esprimere emozioni autentiche attraverso l’arte. Come sottolineato da Maria Grazia Flaccomio, la libertà di espressione è un valore fondamentale, accogliendo ogni forma creativa. Storie di successo, come quella di un’alunna del Labriola che ha ricevuto una borsa di studio grazie al premio, evidenziano l’efficacia e l’impatto positivo di questa iniziativa culturale.

In conclusione, il Premio Enrico De Stefani si conferma un’importante opportunità per i giovani artisti, mantenendo viva la memoria di un grande appassionato della letteratura e fungendo da piattaforma per espressioni creative indimenticabili.

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Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

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Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

Hai mai immaginato Roma senza caos nel traffico? Scopri il colpo di scena al Campidoglio che potrebbe cambiare tutto! #RomaTraffico #MobilitàSvelata

La Richiesta di Confronto al Campidoglio

A Roma, le strade centrali sono da sempre un labirinto di auto e turisti, ma ora c’è una mossa che sta accendendo la curiosità. I rappresentanti locali hanno presentato una richiesta ufficiale al Campidoglio per un tavolo di confronto, lasciando tutti a chiedersi: quali cambiamenti sono in arrivo?

Cosa Si Nasconde Dietro le Strade Centrali

Le modalità di accesso alle vie più iconiche della città potrebbero essere riviste in modo radicale. Immagina poter esplorare i tesori di Roma senza il solito ingorgo: un’idea che sta generando un’ondata di interesse e dibattiti. Quali proposte emergeranno da questo tavolo? Potrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione urbana.

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La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

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La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

FillerLabbra #MedicinaEsteticaScoperta L’incubo di una donna sfigurata da un trattamento illegale e low cost – ecco i rischi nascosti del mondo della bellezza!

La tentazione dei social e l’incontro con l’ignoto

Federica Funi, 34 anni di Roma, pensava di aver trovato l’offerta perfetta per rendere le sue labbra più affascinanti, ma il tentativo di risparmiare si è trasformato in un vero disastro. Ogni giorno, scorrendo i feed dei social, si imbatteva in post di dottoresse dell’Est Europa che promettevano risultati sorprendenti. Curiosa e attirata da prezzi apparentemente irresistibili, ha contattato una dottoressa bulgara via Instagram, usando il traduttore per superare la barriera linguistica. Ma quello che sembrava un appuntamento rapido si è rivelato un incubo: iniezioni eseguite in un appartamento affittato, senza verifiche o sterilizzazione adeguata.

I pericoli di procedure non regolamentate

Federica aveva già filler alle labbra, ma la dottoressa non ha esitato a iniettarne altro, ignorando ogni cautela. “Se fosse stata competente, mi avrebbe consigliato di sciogliere prima il vecchio filler”, racconta con rammarico. L’appuntamento, fissato con appuntamenti ogni 30 minuti, si è svolto in una casa di fronte al Colosseo, convertita temporaneamente in uno studio improvvisato. Strumenti non sterilizzati, comunicazioni a gesti e zero visite preliminarie: non c’era traccia di trasparenza o professionalità, alimentando subito i sospetti di Federica.

Le conseguenze devastanti e i segni permanenti

Il filler utilizzato, chiamato Sardenya e non autorizzato, non si è riassorbito come promesso, lasciando labbra deformate con bozzi, grinze e un buco al centro. “Sembravo un mostro”, confida Federica, che ha dovuto sottoporsi a interventi dolorosi come l’ialuronidasi e persino piccoli fori per rimuovere il prodotto. Il risultato? Labbra che ora appaiono come un palloncino sgonfio, con effetti psicologici che l’hanno costretta a isolarsi. Tutto per un costo leggermente più basso, che alla fine non è valso nemmeno la promessa di una tecnica “Russian Lips” esclusiva.

Il business sommerso e il silenzio delle vittime

In un mondo di filler low cost e dottoresse itineranti, Federica non è l’unica a cadere in questa trappola. Operazioni a domicilio, senza regolamentazioni, attirano chi cerca shortcut per la bellezza, ma i rischi sono altissimi. Nonostante il trauma, Federica non ha denunciato la dottoressa, complice l’anonimato e il lavoro “a nero”. “Prima ci vai senza pensarci, poi ti chiedi come hai potuto”, ammette, evidenziando un fenomeno che continua a crescere nell’ombra.

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