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Cronaca

Via Ottaviano trasformata in un mercato di minimarket.

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Via Ottaviano trasformata in un mercato di minimarket.

La strada sta diventando «un salotto» in vista del Giubileo, come ha ricordato il sindaco Roberto Gualtieri nell’ultimo sopralluogo ai cantieri di via Ottaviano, percorso principale che porterà milioni di pellegrini (e semplici visitatori) dalla stazione della metro A fino all’emiciclo di piazza San Pietro. Ma su questo biglietto da visita della Città eterna – e sulle altre strade di Prati – incombe «il continuo proliferare di mini market e negozi di souvenir, gestiti in buona parte da cittadini del Bangladesh», che ne comprometterebbero l’immagine e il decoro, oltre a offrire ai turisti «uno spettacolo indegno» in una delle zone più belle e visitate della Capitale. A lanciare l’allarme è l’associazione dei commercianti di via Ottaviano, che ha organizzato una raccolta di firme tra gli esercenti della strada e del quartiere, chiedendo «di intervenire urgentemente per fermare questo scempio» con vista sul Vaticano.

I Temi

I commercianti si rivolgono direttamente all’amministrazione comunale: «A detta del sindaco, nel quale riponiamo la massima fiducia, via Ottaviano sarà il fiore all’occhiello della Città in vista del Giubileo 2025 – si legge nella petizione – Ci chiediamo come ciò potrà avvenire vista l’offerta che andremo a proporre». Per non parlare «dei saltafila abusivi, che aggrediscono i passeggeri all’uscita della Metro, veicolando gli stranieri dove vogliono». Secondo l’associazione, in particolare, «altre città, vedi Firenze, hanno già provveduto a fermare questo fenomeno: esiste una legge, chiediamo semplicemente di farla rispettare». D’altronde, la Capitale rappresenta la prima città in Italia per presenza di questo tipo di minimarket con 1245 esercizi, pari al quasi il 40 per cento del totale nazionale. E Prati, come tutto il territorio del I municipio, ne presenta un’alta concentrazione. «Il Giubileo fa correre gli appetiti più facili, senza identità né qualità – sottolinea Viviana Piccirilli Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico – Si sviliscono i luoghi e si massifica un commercio che dovrebbe significare certezza e futuro». Il Campidoglio ha già preso alcuni provvedimenti in questo senso: la delibera 109/2023, recentemente confermata dal Tar del Lazio, vieta sostanzialmente l’apertura di nuovi minimarket in tutta l’area tutelata dall’Unesco, che comprende tutto il centro storico, nonché la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Il sindaco, con sue ordinanze, nei mesi scorsi aveva inoltre imposto la chiusura per gli esercizi di vicinato nella fascia 22-5 in gran parte della città, dal venerdì alla domenica, per evitare che diventino rivendite di alcol nelle ore della movida più sfrenata. La presidente dell’Associazione abitanti centro storico punta il dito sui «prezzi esorbitanti degli affitti di locali abbandonati dopo il Covid: il controllo va fatto innanzitutto verso quanti hanno la possibilità di offrire così tanti soldi per vendere più prodotti di scarsa e bassa qualità».

L’Intervento

Intanto sono quasi conclusi i lavori di restyling di via Ottaviano. L’intervento prevede l’allineamento allo stesso livello di tutta la sede stradale e la sostituzione dell’asfalto con materiali pregiati, tra cui la basaltina di Bagnoregio. La circolazione sarà consentita solo ai mezzi del trasporto pubblico e ai veicoli di soccorso e sarà limitata fortemente la sosta, prevedendo solo alcuni stalli per il carico e scarico delle merci degli esercizi commerciali, lungo le vie limitrofe. Riqualificate anche le aree verdi, con nuovi alberi. Il progetto si completa con il rinnovo dell’impianto di illuminazione e degli arredi urbani. Recentemente sono stati eseguiti anche i lavori di ristrutturazione della stazione della metropolitana Ottaviano, sulla linea A. Per i commercianti della strada, però, serve anche altro.

Cronaca

L’improvviso crollo di un uomo durante una chiamata telefonica

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L’improvviso crollo di un uomo durante una chiamata telefonica

ChocSottoIlSole Un uomo di 57 anni crolla e muore in piena stazione a Roma per un malore misterioso legato al caldo opprimente? Scopri i dettagli che stanno facendo discutere!

La scena del dramma

Immaginate la calura estiva che avvolge Roma, quando un uomo di 57 anni, in attesa del treno alla stazione Stella Polare di Ostia, si ritrova improvvisamente al centro di un evento tragico. Stava parlando al telefono sotto il sole cocente, circondato da altri passeggeri, quando un malore improvviso lo ha fatto crollare a terra, lasciando tutti senza fiato.

Il malore fatale e le reazioni

Le prime testimonianze parlano di un infarto probabile, scatenato forse dal caldo eccessivo che non dà tregua alla Capitale. I soccorsi sono stati chiamati all’istante, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare: era già deceduto. Le persone presenti sono rimaste sotto shock, con il corpo coperto da un telo in attesa degli interventi, mentre la vita in stazione proseguiva senza interruzioni. Una vicenda che fa riflettere su quanto il clima possa nascondere pericoli inaspettati.

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La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

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La mia vita stravolta: solo con la bambina e alla ricerca di un rifugio

MisteroUccisioneARoma: L’audio scioccante di Rexal Ford rivela segreti prima del tragico ritrovamento!

L’audio rivelatore

Immaginate di ricevere un messaggio vocale da un amico che nasconde una storia da brivido: Rexal Ford, l’uomo al centro di un’indagine per omicidio, ha inviato un audio a un suo amico italiano il 5 giugno, appena due giorni prima che i corpi della bambina e della madre venissero scoperti a Villa Pamphili. In questo messaggio, Ford confida di essere stato abbandonato dalla moglie, che sarebbe tornata con il suo ex fidanzato, lasciando lui con la bambina perché “non era più interessata a essere madre”. Con un tocco di mistero, chiede ospitalità a Roma e menziona un progetto sorprendente che lo lega, a suo dire, al figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani. Un dettaglio che fa sorgere mille domande: cosa nascondeva davvero Ford?

Chi era Rexal Ford

E se vi dicessimo che Rexal Ford, il 46enne californiano ora fermato sull’isola greca di Skiathos, si spacciava per un regista di Hollywood? Incredibile, ma vero: Ford si era presentato come il responsabile di un film da tre milioni di euro, supportato da una mail di un produttore inglese che lo accreditava presso una società cinematografica romana. Il 7 maggio, è stato visto negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, che definiva la sua famiglia. Ma era tutto vero? Questo alone di mistero intorno alla sua identità e ai suoi progetti rende il caso ancora più affascinante e pieno di colpi di scena.

I viaggi a Malta e in Russia

Preparatevi a un viaggio nel mondo internazionale di Ford e della sua compagna: prima di arrivare in Italia, i due avevano fatto tappa a Malta e in Russia. Gli inquirenti stanno approfondendo queste rotte per svelare l’identità esatta di Ford e della giovane donna, incluse verifiche su un eventuale matrimonio. È un intreccio di spostamenti che fa venire i brividi: cosa stavano cercando in questi Paesi, e quali segreti si celano dietro questi viaggi?

Chi era la moglie Stella

E la donna al centro di questa storia? Chiamata Stella, ma forse con un nome falso, era descritta come un genio dell’informatica, una specie di hacker “Robin Hood” della rete. Un amico, il musicista Oskar “El Mariachi”, racconta di aver vissuto con la coppia a Malta e dipinge un quadro idilliaco: “Erano felici, con soldi e una casa a Roma”. Ma poi aggiunge il colpo di scena: “Lei era misteriosa, forse russa o islandese, e Ford non sapeva nemmeno tutto di lei. Lui era un uomo di pace, con interessi da regista e una famiglia benestante”. L’amico sospetta persino che qualcuno possa avergli fatto del male per via del lavoro di lei. Un vero enigma che vi terrà con il fiato sospeso!

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