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A Roma viene occupato il CNR, in scadenza 4000 contratti: “Il precariato ci mortifica e penalizza la ricerca”

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A Roma viene occupato il CNR, in scadenza 4000 contratti: “Il precariato ci mortifica e penalizza la ricerca”

La situazione di precarietà al Centro Nazionale di Ricerca (CNR) ha raggiunto un punto di svolta con l’occupazione delle sue strutture da parte di ricercatori e tecnologi. Un grande striscione con la scritta “Basta precariato. Reclutamento straordinario subito” è comparso nell’atrio del CNR, simboleggiando la crescente frustrazione dei lavoratori.

Tra coloro che stanno conducendo questa protesta, c’è Valentina Tomassoni, esperta ricercatrice che si trova alla scadenza del suo contratto a termine. Con un’esperienza di dieci anni nel settore e una lunga affiliazione all’albo degli ingegneri, Valentina esprime la sua delusione per la mancanza di stabilità lavorativa. “Il 17 gennaio 2025 scado”, afferma, riassumendo in poche parole la sua insoddisfazione.

Tensioni e Frustrazioni

Rosa Ruscitti, rappresentante della FLC CGIL Roma, critica la mancanza di attenzione verso il settore della ricerca, mentre il governo si concentra su argomenti meno rilevanti. “Il precariato danneggia sia le persone che la ricerca stessa”, spiega Rossella Lucà della Uilrua, mettendo in luce come 4000 precari lavorino quotidianamente su progetti cruciali finanziati dal PNRR. “Serve un finanziamento straordinario e una programmazione seria”, insiste Lucà, sottolineando l’urgenza di un intervento.

Voci dai Precari

Le storie dei ricercatori rivelano un sentimento di frustrazione comune. Antonio Sanguinetti del CNR lamenta la mancanza di chiarezza sulle tempistiche e le modalità di stabilizzazione dei contratti. Intanto, nelle aule del CNR, i precari si sono adattati, spostandosi in aree meno fredde e vivendo in condizioni improvvisate, determinati a far sentire la loro voce.

“La nostra è in bilico di anno in anno”, dichiara con sconforto uno dei manifestanti, sottolineando il danno alla programmazione di una vita personale e professionale. I partecipanti alla protesta continuano a lottare per garantire un futuro stabile alla ricerca nel paese.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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