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Cronaca

Abusivo di Cinecittà arrestato per acquisto di Rolex da 13mila euro con carta rubata.

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Abusivo di Cinecittà arrestato per acquisto di Rolex da 13mila euro con carta rubata.

Con il vizio del “lusso” da occupante abusivo dell’Hotel Cinecittà, Felipe Sebastian Rodriguez Perez, un cittadino cileno classe 1983, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia Roma Centro per indebito utilizzo di carte di credito. La sua storia è un’epopea di furti e rapine con l’abitudine di utilizzare poi le carte di credito delle vittime per acquisti di beni di lusso. Recentemente, ha acquistato un orologio Rolex da 13 mila euro grazie alla carta di credito sottratta a una turista statunitense.

LA DINAMICA

L’uomo, con un passato di reati specifici contro il patrimonio, ha vissuto per anni nell’ex struttura alberghiera di Cinecittà. Entrato nell’orologeria di via Cavour pochi giorni dopo il furto, ha trascorso molto tempo visionando diversi modelli di Rolex fino a scegliere quello dal costo di 13 mila euro. Le telecamere del negozio hanno registrato l’intera scena e, nonostante il pagamento sia andato a buon fine, le forze dell’ordine sono state allertate e hanno ricostruito la dinamica dell’acquisto risalendo all’identità di Perez.

LE INDAGINI

I carabinieri, dopo aver visionato le immagini e ascoltato i dipendenti del negozio, hanno identificato Perez, che era già noto alle autorità per episodi passati. L’arresto è avvenuto mentre era già detenuto per un altro furto e, durante l’interrogatorio di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nell’ordinanza del giudice si sottolinea che alla base del delitto c’è un furto di carta di credito, anche se non si esclude che lo stesso Perez possa averlo commesso. L’uomo, prima del secondo arresto, aveva vissuto con la compagna nell’ex Hotel di via Eudo Giulioli, nota per le occupazioni abusive da parte di extracomunitari, prevalentemente sudamericani, e finalmente liberata alla fine dello scorso settembre.

Cronaca

La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

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La nuova identità del 2019: il mistero del presunto killer di Villa Pamphilj

SvelatoIlMisteroDellUomoConDueIdentità Chi è davvero Rexal Ford, l’uomo al centro di un drammatico caso di omicidio a Roma? Preparati a scoprire segreti nascosti e colpi di scena inaspettati! 🕵️‍♂️

L’identità nascosta di Rexal Ford

Rexal Ford non è il suo vero nome: in realtà, si chiama Charles Francis Kaufmann. L’uomo ha adottato questa nuova identità dal 2019, con un passaporto autentico che lo collega a misteriosi eventi. Negli archivi anagrafici degli Stati Uniti, Ford è registrato come Kaufmann, ma questa doppia vita lo lega a un caso scioccante: la morte di una bambina a Villa Pamphilj a Roma e l’occultamento del corpo della madre. Cosa ha spinto quest’uomo a cambiare nome e a finire coinvolto in un enigma tanto oscuro?

Il mistero sulla coppia

Da giorni, le indiscrezioni si accumulano sulla vera identità della donna che accompagnava Ford, da lui definita “mia moglie”. Ma un amico ha rivelato che potrebbe trattarsi di una hacker sotto copertura. E se dietro questa facciata si celasse una rete di inganni? Ford si spacciava per un regista di successo e aveva addirittura cercato di accreditarsi per un film da tre milioni di euro presso una società cinematografica di Roma. Il 7 maggio, il 46enne californiano si è presentato negli uffici ai Parioli con la donna e la bambina, presentandole come sua famiglia. Sarà il test del DNA a rivelare se era davvero il padre della piccola vittima – un dettaglio che potrebbe cambiare tutto!

La battaglia per l’estradizione

Ora, l’attenzione si sposta sulla Grecia, dove Ford è detenuto. Il Consiglio della Corte d’Appello di Larissa deciderà presto se estradarlo in Italia. Nonostante le autorità italiane lo vogliano per interrogarlo, l’uomo si è opposto alla consegna, alimentando ulteriori sospetti. Quali altri segreti emergeranno durante questa attesa? La vicenda resta avvolta nel mistero, con ogni nuovo dettaglio che promette rivelazioni esplosive.

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

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Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!

L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto

Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.

L’Incontro Inaspettato a Roma

Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.

La Svolta Drammatica e la Fuga

Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?

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