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Bisturi e farmaci trovati nello studio in cui hanno operato Margaret Spada: le indagini

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Bisturi e farmaci trovati nello studio in cui hanno operato Margaret Spada: le indagini

Continuano le indagini sull’operazione di rinoplastica

Le indagini sulla morte di Margaret Spada proseguono presso l’ambulatorio di Fonte Ostiense, gestito dai medici Marco e Marco Antonio Procopio. La giovane, proveniente da Lentini, in provincia di Siracusa, si era recata presso lo studio dei Procopio per sottoporsi a un’operazione di rinoplastica, ma è deceduta dopo aver ricevuto un’iniezione. L’ambulatorio è sotto sequestro da più di una settimana, con continue perquisizioni per verificare permessi e altre potenziali irregolarità. Dichiarazioni del presidente della regione Lazio evidenziano la mancanza di autorizzazioni necessarie per svolgere interventi chirurgici.

L’accertamento delle attrezzature e documenti

Durante le indagini, i NAS hanno rinvenuto diverse attrezzature mediche e farmaci presso l’ambulatorio, tra cui bisturi e un defibrillatore funzionante. Tali ritrovamenti potrebbero sconfessare le ipotesi di assenza di autorizzazioni. Ulteriori ricerche sono in corso per trovare documenti medici e contabili rilevanti, che potrebbero essere stati compromessi nei giorni precedenti al sequestro. Mancano però al momento i referti dell’operazione, incluso il consenso firmato dalla vittima.

Le circostanze della morte e le ipotesi

Spada è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio dopo un malore post-intervento, per poi morire dopo alcuni giorni di agonia. La cartella clinica parla di tentativi di rianimazione che sarebbero stati inadeguati. Un video girato dal fidanzato della giovane durante i momenti concitati è ora sotto esame dalle autorità. Sono diverse le ipotesi sulla causa del decesso, tra cui un possibile sovradosaggio di anestetico o una reazione allergica, oltre a una patologia cardiaca preesistente. Si sta valutando se abbia ricevuto istruzioni precise riguardanti il digiuno preoperatorio, dato che avrebbe mangiato poco prima dell’intervento.

Raccolta di ulteriori prove e testimonianze

Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici dei medici indagati, conosciuti dalla giovane tramite TikTok. Si cerca di ricostruire il quadro completo dei contatti e delle disposizioni ricevute dalla Spada. Le registrazioni delle chiamate al 118 sono state acquisite per chiarire i tempi di intervento dei soccorsi.

Esperienze di altri pazienti

Alcune clienti dei medici Procopio raccontano di esperienze diverse, alcune delle quali evidenziano protocolli di sicurezza adottati, come la richiesta di esami aggiuntivi dopo il tragico evento. Numerose testimonianze sui social media confermano un legame di stima e fiducia con i medici, nonostante le accuse in corso. Il legale difensore degli indagati dichiara che i suoi assistiti hanno sempre seguito i protocolli medici previsti.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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