Cronaca
«Casa offerta a chi non ce l’ha»

All’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha espresso il desiderio che Roma diventi un esempio di fede e solidarietà per il mondo. A 38 giorni dall’apertura della Porta Santa, ha inviato una lettera alle parrocchie e alle varie comunità di Roma, chiedendo di mettere a disposizione spazi per chi è senza casa, dorme in auto o è sotto sfratto. Tra questi ci sono anche molte persone senza fissa dimora che gravitano intorno alla stazione Termini, Tiburtina e la zona del Vaticano.
NUMERI
Un recente dossier della Caritas diocesana ha evidenziato l’emergenza abitativa, descritta come “il problema più drammatico” di Roma, con circa 7mila sfratti avvenuti nel 2022, principalmente per morosità “incolpevole”. Si contano inoltre 22mila persone senza fissa dimora, nonostante vi siano dagli 120 ai 150mila appartamenti sfitti. Con l’approssimarsi del Giubileo, la situazione abitativa si è aggravata, complici l’aumento degli affitti e la difficoltà nel trovare alloggi per le famiglie a basso reddito. Francesco ha scritto: «Accanto all’accoglienza per i pellegrini, si attivino forme di tutela per chi è senza casa o a rischio».
IL PRECEDENTE
Dieci anni fa, Papa Francesco fece un appello simile per i migranti, ma solo poche strutture cattoliche aprirono le loro porte. Ora spera in una risposta più concreta e sono stati avviati contatti tra istituzioni, associazioni e movimenti popolari per collaborare attivamente. Il Papa richiama le realtà ecclesiali a compiere un “coraggioso gesto di amore per il prossimo”. L’appello si allinea agli intenti del cardinale di Roma, Baldassarre Reina, che ha recentemente sottolineato l’esponenziale aumento degli affitti.
In un contesto di fratellanza e comunità, il sindaco di Roma ha elogiato l’iniziativa, affermando che la città è pronta a fare la sua parte per realizzare questo segno di speranza nell’anno del Giubileo.
Cronaca
Rexal Ford alla ricerca di finanziatori per il suo film: l’incontro con un produttore e la fuga in Grecia

RexalFordScandalo: Il regista americano accusato di omicidio che voleva girare una commedia in Italia!
L’Email Misteriosa che Ha Iniziato Tutto
Immaginate di ricevere una email da un produttore inglese che vi presenta un enigmatico regista americano, Rexal Ford, pronto a conquistare Roma con un nuovo film. In quella mail del 28 aprile, Ford viene descritto come uno sceneggiatore e produttore alla ricerca di fondi per “Food Fight”, una commedia su un cuoco che apre un ristorante in Italia. Con un budget di 3 milioni di euro, Ford sperava di trasformare il progetto in una coproduzione italiana, sfruttando il tax credit per facilitare le riprese. Ma dietro questa offerta apparentemente innocua, si nascondeva un segreto che avrebbe sconvolto tutti.
L’Incontro Inaspettato a Roma
Ford arriva in Italia con la sua compagna e una neonata, atterrando proprio negli uffici di una società di consulenza cinematografica a Roma. I dirigenti ricordano un uomo dall’aspetto casual – giacca di pelle, jeans e scarpe da tennis – che non sembrava affatto un senzatetto. Durante l’incontro durato quasi due ore, consegna una sceneggiatura ambientata inizialmente a Malta, ma con l’idea di “relocarla” in Italia. La donna e la bambina aspettano in una saletta, senza destare sospetti. Era solo l’inizio di una storia che da commedia stava per trasformarsi in un vero thriller.La Svolta Drammatica e la Fuga
Pochi giorni dopo, il 7 giugno, i corpi senza vita di una madre e della sua neonata vengono scoperti nel bosco di Villa Pamphili, scatenando un’indagine della polizia. Ford, nel frattempo, invia una seconda email alla società, affermando di stare lavorando sulla versione italiana del film e promettendo aggiornamenti. Ma due giorni dopo, sale su un aereo per la Grecia, forse per sfuggire alle autorità. Viene arrestato il 13 giugno a Skiathos, mentre le telecamere di sicurezza catturano i suoi movimenti a Roma e all’aeroporto di Fiumicino. Quello che doveva essere un film leggero si è rivelato un intricato giallo, con Ford al centro di accuse scioccanti che lasciano tutti a chiedersi: cosa nascondeva davvero questo regista?
Cronaca
Il caldo e i rischi per pasta e biscotti: scopri i consigli essenziali

BlatteInvasioneARoma: Scopri l’incubo strisciante che sta terrorizzando i romani!
Roma è in preda al panico per un’invasione di blatte giganti che sembrano uscite da un film horror, con residenti che condividono video virali sui social media. Queste creature, grosse e rossicce, stanno comparendo in quartieri affollati e persino nelle case al mare, lasciando tutti sbalorditi e incuriositi sul perché stia accadendo proprio ora.
Le Segnalazioni Che Fanno Impazzire i Social
Utenti da ogni angolo della città stanno inondando i social con foto e video scioccanti di blatte che marciano sui marciapiedi, scalano i muri degli edifici e persino si nascondono tra le lenzuola stese ad asciugare. Una residente di viale degli Ammiragli ha raccontato di averne trovate due sul davanzale e una sulle scale, alimentando la curiosità: cosa sta attirando questi insetti nelle nostre case?Le Cause Sorprendenti Dietro l’Invasione
Secondo l’esperto Andrea Lunerti, il caldo torrido che ha colpito Roma gioca un ruolo chiave, ma non è l’unico colpevole. La presenza di rifiuti organici abbandonati, soprattutto dai turisti con cibo da asporto, sta trasformando la città in un paradiso per questi scarafaggi. Immagina: avanzi di pasti lasciati per strada che diventano un banchetto irresistibile – e tu, cosa faresti se li trovassi sotto casa?
I Consigli Dell’Esperto Per Sconfiggere l’Incubo
Per evitare che le blatte entrino in casa, Lunerti consiglia di mantenere ambienti puliti e di conservare cibi come pane e pasta in contenitori sigillati. Evita di scrollare tovaglie dalle finestre e assicurati che le ciotole dei tuoi animali domestici siano sempre immacolate. Ma attenzione: alcune di queste blatte potrebbero essere attraenti per rettili esotici, come la Blatta del Madagascar, venduta come cibo per animali da compagnia! Vuoi sapere come prevenire tutto questo prima che sia troppo tardi?
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