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Il processo rischia di essere avviato contro il ‘chirurgo del Papa’: “Diceva di essere in sala operatoria, ma era a convegni”

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Il processo rischia di essere avviato contro il ‘chirurgo del Papa’: “Diceva di essere in sala operatoria, ma era a convegni”

Il chirurgo noto per aver operato il Pontefice rischia il processo

Gli sviluppi

Sergio Alfieri, medico presso l’ospedale Gemelli di Roma, è al centro di un’inchiesta della procura che potrebbe portarlo al rinvio a giudizio per falso in atto pubblico. Le indagini condotte dai carabinieri indicano che il chirurgo, noto anche come “il chirurgo del Papa”, avrebbe formalmente dichiarato la sua presenza in sala operatoria mentre, in realtà, era altrove.

Le accuse

Secondo la procura, Alfieri, con la complicità di sei colleghi, avrebbe figurato come operatore in una serie di interventi pagati dal Servizio sanitario nazionale senza esserne presente. Le indagini hanno portato ad accertare almeno ventinove infrazioni di questo tipo. Una donna che aveva subito un intervento presso il Gemelli ha dato il via all’inchiesta, sostenendo di non essere stata operata da Alfieri nonostante il suo nome apparisse tra quelli coinvolti.

Gli episodi contestati

Tra gli episodi sotto esame, il 25 agosto 2022, Alfieri risultava essere impegnato in un intervento, mentre il suo cellulare lo collocava a Castiglione della Pescaia. Il 10 ottobre 2022, durante un altro intervento, il chirurgo era a un convegno a Balduina. Queste assenze non solo avrebbero permesso ad Alfieri di percepire compensi finanziati dal Servizio sanitario nazionale, ma avrebbero anche coinvolto altri medici che, secondo l’accusa, avrebbero firmato documenti per coprire le sue assenze.

Il prossimo passo legale

Il giudice per le indagini preliminari sarà ora chiamato a stabilire se procedere con il processo nei confronti di Sergio Alfieri e dei sei colleghi coinvolti. Le implicazioni legali di questa vicenda spaziano dall’integrità della professione medica fino alla gestione dei fondi pubblici destinati alla sanità. L’esito di questo procedimento potrà chiarire la posizione di tutti gli indagati.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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