Cronaca
L’invito inopportuno annulla incontro con Chiara Valerio

Continua a suscitare discussioni la controversia legata alla partecipazione di Leonardo Caffo alla fiera della piccola e media editoria “Più Libri Più Liberi”. Caffo è attualmente sotto processo per presunti maltrattamenti e lesioni nei confronti della sua ex compagna. In seguito alle polemiche, Zerocalcare ha comunicato attraverso il suo profilo Instagram l’annullamento del suo incontro con Chiara Valerio, pur confermando la sua presenza all’evento solo per il firmacopie. La fiera avrà luogo dal 4 all’8 dicembre alla Nuvola dell’Eur a Roma. Zerocalcare ha espresso il suo disappunto per l’invito dell’accusato in una manifestazione dedicata a Giulia Cecchettin.
L’annuncio su Instagram
Bao Publishing, la casa editrice di Zerocalcare, ha scelto di cancellare gli eventi interni alla fiera, mantenendo comunque la presenza con il proprio stand. In un post sui social media, l’editore ha ribadito l’importanza di dare un segnale di discontinuità rispetto al modo di gestire la programmazione e la comunicazione dell’evento.
Chiara Valerio
Le critiche hanno spinto altri autori, come Fumettibrutti e Giulia Siviero, a ritirarsi dalla manifestazione. Anche Marco Rech, noto come Zerocalcare, ha deciso di non partecipare all’incontro con Chiara Valerio, sottolineando l’impossibilità di ignorare il contesto delle accuse in corso. Il fumettista ha espresso il suo disaccordo con l’invocazione del garantismo in questo caso e ha suggerito che la situazione poteva essere gestita diversamente.
I precedenti
Zerocalcare ha fatto riferimento anche a decisioni passate di non partecipare ad altri eventi, come il Salone del Libro di Torino e Lucca Comics, a causa di controversie simili. Ha descritto queste scelte come strumenti di pressione per raggiungere obiettivi specifici. Nel contesto attuale, l’attenzione si concentra sul ruolo delle manifestazioni culturali e sull’importanza di discutere apertamente temi come la violenza di genere e le dinamiche del patriarcato.
Cronaca
Contro l’invasione dei bus turistici, i residenti si uniscono a Confcommercio

Hai mai immaginato Roma senza caos nel traffico? Scopri il colpo di scena al Campidoglio che potrebbe cambiare tutto! #RomaTraffico #MobilitàSvelata
La Richiesta di Confronto al Campidoglio
A Roma, le strade centrali sono da sempre un labirinto di auto e turisti, ma ora c’è una mossa che sta accendendo la curiosità. I rappresentanti locali hanno presentato una richiesta ufficiale al Campidoglio per un tavolo di confronto, lasciando tutti a chiedersi: quali cambiamenti sono in arrivo?
Cosa Si Nasconde Dietro le Strade Centrali
Le modalità di accesso alle vie più iconiche della città potrebbero essere riviste in modo radicale. Immagina poter esplorare i tesori di Roma senza il solito ingorgo: un’idea che sta generando un’ondata di interesse e dibattiti. Quali proposte emergeranno da questo tavolo? Potrebbe essere l’inizio di una vera rivoluzione urbana.Cronaca
La denuncia di Federica: l’iniezione che ha cambiato tutto

FillerLabbra #MedicinaEsteticaScoperta L’incubo di una donna sfigurata da un trattamento illegale e low cost – ecco i rischi nascosti del mondo della bellezza!
La tentazione dei social e l’incontro con l’ignoto
Federica Funi, 34 anni di Roma, pensava di aver trovato l’offerta perfetta per rendere le sue labbra più affascinanti, ma il tentativo di risparmiare si è trasformato in un vero disastro. Ogni giorno, scorrendo i feed dei social, si imbatteva in post di dottoresse dell’Est Europa che promettevano risultati sorprendenti. Curiosa e attirata da prezzi apparentemente irresistibili, ha contattato una dottoressa bulgara via Instagram, usando il traduttore per superare la barriera linguistica. Ma quello che sembrava un appuntamento rapido si è rivelato un incubo: iniezioni eseguite in un appartamento affittato, senza verifiche o sterilizzazione adeguata.
I pericoli di procedure non regolamentate
Federica aveva già filler alle labbra, ma la dottoressa non ha esitato a iniettarne altro, ignorando ogni cautela. “Se fosse stata competente, mi avrebbe consigliato di sciogliere prima il vecchio filler”, racconta con rammarico. L’appuntamento, fissato con appuntamenti ogni 30 minuti, si è svolto in una casa di fronte al Colosseo, convertita temporaneamente in uno studio improvvisato. Strumenti non sterilizzati, comunicazioni a gesti e zero visite preliminarie: non c’era traccia di trasparenza o professionalità, alimentando subito i sospetti di Federica.Le conseguenze devastanti e i segni permanenti
Il filler utilizzato, chiamato Sardenya e non autorizzato, non si è riassorbito come promesso, lasciando labbra deformate con bozzi, grinze e un buco al centro. “Sembravo un mostro”, confida Federica, che ha dovuto sottoporsi a interventi dolorosi come l’ialuronidasi e persino piccoli fori per rimuovere il prodotto. Il risultato? Labbra che ora appaiono come un palloncino sgonfio, con effetti psicologici che l’hanno costretta a isolarsi. Tutto per un costo leggermente più basso, che alla fine non è valso nemmeno la promessa di una tecnica “Russian Lips” esclusiva.
Il business sommerso e il silenzio delle vittime
In un mondo di filler low cost e dottoresse itineranti, Federica non è l’unica a cadere in questa trappola. Operazioni a domicilio, senza regolamentazioni, attirano chi cerca shortcut per la bellezza, ma i rischi sono altissimi. Nonostante il trauma, Federica non ha denunciato la dottoressa, complice l’anonimato e il lavoro “a nero”. “Prima ci vai senza pensarci, poi ti chiedi come hai potuto”, ammette, evidenziando un fenomeno che continua a crescere nell’ombra.
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