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Arresto di un 51enne dopo barricate con pneumatici in fiamme e lancio di sassi alla sede di Terna da parte di anarchici

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Arresto di un 51enne dopo barricate con pneumatici in fiamme e lancio di sassi alla sede di Terna da parte di anarchici

Un uomo di 51 anni è stato arrestato a Roma in relazione all’assalto avvenuto un anno fa alla sede della Terna, una società operante nel settore dell’energia elettrica. L’operazione, condotta dalla Digos, è scaturita da una perquisizione a casa del sospettato, durante la quale sono stati rinvenuti ordigni esplosivi, già posti sotto sequestro.

Dettagli dell’assalto

Il blitz anarchico si è verificato il 2 novembre dello scorso anno, quando un gruppo di individui, a volto coperto, ha lanciato sassi e incendiato pneumatici davanti alla sede di Terna a Casal De Pazzi. Solo una decina di giorni dopo, i motivi di tale azione sono stati chiariti tramite una rivendicazione pubblicata online, in cui gli anarchici hanno descritto Terna come “l’azienda principale in Italia per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture elettriche che opera anche in Cile”. Nella stessa dichiarazione, è stato denunciato che Terna sarebbe responsabile “della devastazione ambientale e dell’inquinamento che consegue l’edificazione degli elettrodotti e delle relative stazioni di trasformazione”.

Messa a segno da parte degli inquirenti

Le indagini, condotte dalla Digos, hanno portato a raccogliere prove sufficienti per arrestare il cinquantunenne, il quale si sarebbe unito al gruppo di anarchici coinvolti nell’assalto. Al termine della perquisizione, gli agenti hanno confermato i sospetti, portando l’uomo nel carcere di Regina Coeli. Anche un secondo individuo è attualmente sotto indagine; a casa di quest’ultimo sono stati reperiti ulteriori materiali che sono oggetto di accertamento.

Motivazioni dell’azione anarchica

Gli stessi anarchici hanno spiegato che l’azione è stata parte di una “campagna internazionale per la liberazione di Marcelo Villarroel, prigioniero anarchico in Cile per una serie di espropri bancari e ritenuto responsabile di alcune azioni avvenute negli anni della dittatura militare in Cile e quindi condannato dalle leggi militari”.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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