Cronaca
Il mio libro racconta il viaggio di una donna alla riscoperta della leggerezza

E’ Antonella Marino, con ‘Lucia dalle onde’ (Amazonlibri), ad aggiudicarsi il Premio Letterario Vesta. Il riconoscimento, rivolto alla Gen Z di Roma e Lazio, è stato celebrato in Campidoglio lunedì 16 dicembre. L’autrice, titolata dalla terza edizione, ha descritto la sua opera: “‘Lucia dalle onde’ parla di irrisolti, di ferite emotive. E’ il viaggio di una donna alla riscoperta della leggerezza, dell’amor proprio, dell’autostima e del maschile. Un maschile che da generazioni viene combattuto come fosse il nemico, ma al tempo stesso subito come se non ci fosse via di scampo”. Grazie al supporto del partner Tenda Summer School, Marino avrà l’opportunità di soggiornare sette giorni a Villa La Mensa (FE), dedicandosi ad arte, teatro e cultura, con accesso a masterclass e workshop tenuti da coach di fama internazionale.
Menzioni Speciali
“Invitti” (edito Falco) di Vincenzo Pata ha ottenuto la menzione speciale dedicata alla promozione della nuova letteratura contemporanea, promossa dall’Associazione Maurizio Costanzo. Camilla Costanzo ha sottolineato: “Siamo onorati e profondamente grati al Premio Letterario Vesta per aver intitolato un riconoscimento alla figura di Maurizio Costanzo. Questo gesto rende viva la sua eredità culturale e celebra il valore delle storie e delle parole, che lui tanto amava e ha sempre difeso con passione. Grazie per aver scelto di continuare a raccontare”. La menzione della Critica è andata a "Ci siamo tutti traditi” (edito Solferino) di Maddalena Crepet, mentre “Il sole dall’altra parte della strada” (edito Amazonlibri) di Federica Di Lallo ha conseguito la menzione targata “Primavera Letteraria”. “From crush to love” (edito Falzea) di Benedetta Petrucci ha ottenuto la menzione The Parallel Vision.
L’Interpretazione di Francesca Della Ragione
Gli estratti della cinquina sono stati interpretati da Francesca Della Ragione, attrice, regista e acting coach cinematografica. "Sono molto contenta – ha dichiarato – di essere stata coinvolta da Sara per questa edizione del Premio Vesta perché sposo da sempre le occasioni che offrono opportunità di crescita per i nostri giovani artisti. I libri, di cui ho avuto l’onore di leggerne degli estratti, sono tutti di alto livello e hanno un filo rosso comune: la ricerca del proprio posto nel mondo, della propria identità. Non importa il genere, il luogo o il tempo. E’ da sempre la ricerca massima che ha caratterizzato l’essere umano. Oggi però forse lo è ancor di più: capire dove collocarsi in una società così cambiata, veloce e che pretende tanto, tutto e subito. Pretende che tu debba avere un successo "quantificabile" altrimenti non sei nessuno".
Il Binomio Performance-Successo
I cinque finalisti della terza edizione del Premio sono stati accolti dal Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica Riccardo Corbucci, il quale ha affermato: “Scrivere, in generale vivere l’arte, è la massima espressione del tempo libero. Confido nel fatto che l’intelligenza artificiale ci consentirà di ottimizzare il lavoro per riaccendere le passioni che abbiamo messo da parte perché non avevamo tempo”. L’Assessore alle Politiche Culturali Massimiliano Smeriglio ha aggiunto: “Scrivere è terapeutico, ci aiuta, ci chiude in una bolla dove fermare immagini, momenti e riflessioni, rispetto a un mondo che gira a 100 km orari. Per questo esprimo il mio apprezzamento per le iniziative del Premio Vesta ed incoraggio Sara Matteucci ad andare avanti. E i giovani a mantenere la passione per la scrittura e per l’arte”.
La fondatrice e direttrice artistica del Premio Vesta, Sara Matteucci, ha introdotto anche quest’anno un innesto tematico: “Il binomio performance-successo che, nel mondo giovanile, o "adulto in erba", viene troppo spesso identificato con la prestazione perfetta, con tutte le relative pesanti conseguenze psicologiche e mentali”. L’avvocato Marco di Paola, presidente FISE, ha condiviso il suo punto di vista: “Andando quasi controtendenza – ha dichiarato – penso che la prestazione perfetta probabilmente sia quasi irraggiungibile, ma è a quella a cui tutti noi, sportivi e non, dobbiamo aspirare per dare sempre il meglio delle nostre possibilità”. Ha continuato sottolineando come idealizziamo il successo e la performance, mentre dovremmo ispirarci alla forza di volontà e alla tenacia mostrata dai campioni nel perseguire il loro sogno.
L’Artista Vesiante
Il sentimento di profondo smarrimento della generazione zeta è stato rappresentato dall’enigmatico Vesiante. Tra pittura, installazioni e performance, l’artista, schermato da un elmo, simbolo identitario, ha dato vita a una performance emblematica ricca di silenzi.
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
Cronaca
Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

MusicaEPassione #RomaScopreUnTributoIndimenticabile A un anno dalla scomparsa di un’icona musicale, musicisti e amici si riuniscono in sala Petrassi per un evento che promette emozioni intense e sorprese inaspettate!
L’Evento che Sta Fomentando Curiosità
In una serata carica di mistero e nostalgia, la sala Petrassi di Roma ospita un raduno esclusivo per ricordare un talento perduto. Immagina musicisti di fama internazionale che condividono storie e melodie, creando un’atmosfera magica che potrebbe rivelare segreti nascosti del mondo della musica.
I Protagonisti e le Sorprese Inaspettate
Al centro dell’attenzione ci sono amici e colleghi che non vedono l’ora di celebrare la vita di questa leggenda. Con performance dal vivo e aneddoti intriganti, l’evento potrebbe nascondere collaborazioni segrete o rivelazioni che faranno impazzire i fan – non vorrai perderti cosa succederà sul palco!Cosa Succederà in Questa Serata da Brividi
Tra note emozionanti e momenti di riflessione, i partecipanti promettono di trasformare la sala Petrassi in un luogo di connessione e ispirazione. Preparati a scoprire dettagli che potrebbero cambiare il modo in cui vedi il mondo della musica, con un tocco di drama e passione che tiene tutti con il fiato sospeso!
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