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Le parole del vice della gendarmeria vaticana Alessandrini: “Con i pm non c’è mai stata trattativa”

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Le parole del vice della gendarmeria vaticana Alessandrini: “Con i pm non c’è mai stata trattativa”

Aggiornamenti sul Caso Emanuela Orlandi

10 Dicembre 2024

Costanzo Alessandrini, ascoltato oggi dalla commissione bicamerale d’inchiesta sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, ha sottolineato come non sia mai esistita una "trattativa" tra la Procura di Roma e il Vaticano. Alessandrini ha riferito che, se si fosse trattato di una ragazza di Pietralata, probabilmente non se ne parlerebbe più.

L’intervento dell’ex vicecomandante della gendarmeria vaticana, sotto la guida di Domenico Giani, ha puntato ad chiarire la posizione della Santa Sede evidenziando una "collaborazione di immagine" piuttosto che un accordo vero e proprio. La questione in esame riguarda la presunta trattativa sulla tomba di Enrico De Pedis.

Collaborazione sulla Tomba di De Pedis

Nella sua testimonianza alla commissione, Alessandrini ha negato l’esistenza di un accordo sulla questione De Pedis, sottolineando che si trattava solamente di un’offerta di collaborazione simbolica da parte del Vaticano. Ha dichiarato che la Procura avrebbe potuto operare indipendentemente nella chiesa di Sant’Apollinare.

Confermata da Alessandrini la sceneggiatura secondo cui le voci riguardanti i resti di Orlandi avrebbero iniziato a diffondersi attraverso il programma televisivo Chi l’ha visto?. Tuttavia, ha precisato l’assurdità dell’ipotesi della presenza dei resti di Orlandi nella tomba, dato che la giovane era scomparsa anni prima.

Reazioni e Dichiarazioni

Alessandrini ha ricordato episodi in cui le autorità italiane ritenevano erroneamente la basilica di Sant’Apollinare come territorio extraterritoriale. Ha sottolineato che le azioni, per quanto simboliche, erano mirate unicamente a rendere disponibile il Vaticano per la rimozione della tomba di De Pedis, considerata una presenza anomala.

In merito al fascicolo sul caso Orlandi, Alessandrini ha chiarito che non si trattava di documenti investigativi, bensì di una ricostruzione basata su fonti aperte, richiesta da monsignor Georg Gaenswein a seguito delle frequenti discussioni sull’argomento. Ha descritto il documento come un resoconto storico senza indicazioni operative.

Nel complesso, l’intervento di Alessandrini ha evidenziato una posizione del Vaticano che avrebbe solo mirato a mostrare disponibilità e collaborazione, negando l’esistenza di indagini proprie della Gendarmeria.

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

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La misteriosa donna di Villa Pamphilj si spacciava per Stella Rexal Ford e inseguiva location per film prima della fine

Scopri il mistero inquietante di una donna scomparsa a Villa Pamphilj! 🕵️‍♀️ #MisteroVilla

Nel cuore di Roma, un enigma affascinante sta catturando l’attenzione di curiosi e appassionati di storie vere: una donna che si faceva chiamare Stella Rexal Ford e che sembrava alla ricerca di location perfette per un film. Immaginate di camminare tra i vialetti ombrosi di Villa Pamphilj, uno dei parchi più suggestivi della città, e di imbattervi in indizi che suggeriscono una vita avvolta nel mistero. Chi era davvero questa figura enigmatica, e cosa la legava a un progetto cinematografico che potrebbe nascondere colpi di scena inaspettati? L’immagine di una coppia nel parco, catturata in un momento sospeso, alimenta le speculazioni su ciò che potrebbe essere accaduto.

Un’identità avvolta nel velo del segreto

Stella Rexal Ford non era il suo vero nome, ma un alias che ha alimentato teorie su una vita doppia o su un passato nascosto. Fonti vicine alla storia parlano di una donna affascinante, sempre in cerca di ispirazione per produzioni cinematografiche, con Villa Pamphilj come sfondo ideale per scene drammatiche. I dettagli emergono piano, lasciando spazio a domande che tengono i lettori col fiato sospeso: era un’attrice in incognito o qualcosa di più?

Le location del destino

Tra i paesaggi iconici di Roma, la ricerca di location per film da parte di Stella ha preso una svolta intrigante, con Villa Pamphilj al centro di tutto. Immaginate le telecamere pronte a catturare l’essenza di questo luogo storico, ma con un twist che nessuno si aspettava. Cosa potrebbe aver scoperto durante le sue esplorazioni, e come ha influenzato il corso degli eventi? Questa caccia al tesoro cinematografico nasconde dettagli che potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri, attirando l’interesse di detective improvvisati e amanti del cinema.

Il fascino di una storia irrisolta

Le indagini continuano a dipanare fili di una trama che mescola realtà e finzione, con Villa Pamphilj come testimone silenzioso. Restate sintonizzati per scoprire se questo mistero troverà una risposta, o se rimarrà un capitolo aperto nell’affascinante libro di Roma. 😲

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