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Sono stati beccati in 160 con il diploma da operatore sanitario ottenuto senza corsi né tirocini.

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Sono stati beccati in 160 con il diploma da operatore sanitario ottenuto senza corsi né tirocini.

La Guardia di Finanza scopre un “diplomificio”: quattro arresti domiciliari

Una recente operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha permesso di smascherare un sistema di rilascio abusivo di diplomi nel settore sanitario. La scoperta è avvenuta nelle località di Velletri e Latina, dove funzionava un vero e proprio “diplomificio”. Le indagini hanno portato all’arresto domiciliare di quattro persone, con il sequestro di 120mila euro, fondi destinati dalla Regione Lazio alle società coinvolte.

Diplomi senza merito

Le indagini hanno rivelato che almeno 160 persone avevano ricevuto diplomi di “operatore socio sanitario” e attestati per specializzazioni in “primo soccorso e sicurezza sul lavoro” senza frequentare effettivamente le lezioni o sostenere i necessari tirocini. Questa pratica fraudolenta è stata scoperta grazie alla collaborazione tra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nel quadro degli sforzi di contrasto alle frodi nel sistema educativo.

Misure cautelari e sequestro

Le quattro persone coinvolte nell’inchiesta sono state raggiunte da misure di arresto domiciliare con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di privati e della Regione Lazio, oltre che falsificazione di atti pubblici. Tra i coinvolti, un individuo già agli arresti domiciliari per motivi diversi, risultava presente fittiziamente alle lezioni nonostante fosse confinato a casa propria.

Sedi e sequestri

I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno individuato i due istituti responsabili, situati a Velletri e Latina. Questi centri, abilitati solo formalmente, distribuivano diplomi e attestati senza erogare l’istruzione richiesta. L’operazione investigativa è scaturita da segnalazioni inviate dalla Regione Lazio, portando il Gip di Velletri a disporre il sequestro di 120mila euro. Questi fondi erano parte del programma “Garanzia occupabilità dei lavoratori” (Gol), finanziato con supporto del Pnrr.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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